Già al tempo degli arabi, dei greci e degli antichi romani l’uva veniva utilizzata per depurare e disintossicare l’organismo.
Spesso questa pratica viene conosciuta come la “cura dell’uva”, ma in gergo scientifico viene denominata ampeloterapia, grazie alla quale è possibile sfruttare le straordinarie caratteristiche di questo frutto per proteggere e tutelare la salute dell’organismo.
Scopriamo insieme come funziona!
La cura dell’uva
La cura dell’uva veniva utilizzata già al tempo degli antichi romani e prima ancora dei greci per donare vigore all’organismo e per aiutarlo a ritrovare la necessaria forma fisica.
Nell’antichità infatti si era soliti consumare una grande quantità di uva, tant’è che ci sono reperti storici in cui i romani venivano raffigurati mentre consumavano questo frutto durante i banchetti, ma anche tra un pasto e l’altro.
Il termine “ampeloterapia” deriva dal termine greco ampelos, che significa vite. Si trattava di un vero e proprio regime alimentare che prevedeva per due o tre giorni a settimana la consumazione esclusiva di uva oppure se ne doveva bere il succo.
Questo approccio alimentare aveva l’obiettivo di permettere al corpo di fruire di un’azione disintossicante e soprattutto rigenerante.
Oggi la cura dell’uva prevede un periodo massimo di trattamento di tre settimane, durante le quali bisogna consumare esclusivamente uva, ma soltanto in uno o due giorni a settimana.
Il consumo ideale di questo frutto dovrebbe essere tra i 500 g e 2 kg. Secondo quanto previsto da questa forma di regime alimentare, si dovrebbe scegliere maggiormente l’uva nera e consumarla soprattutto quando è matura e fresca.
Il miglior modo per beneficiare della cura dell’uva sarebbe quello di disporre di una vite di uva nera da tavola dalla quale prendere il frutto e consumarlo immediatamente. In questo modo l’apporto nutrizionale di cui dispone certamente è maggiore rispetto ad un grappolo di uva raccolto qualche giorno prima.
È importante sottolineare come questo regime alimentare possa offrire ulteriori benefici qualora si riesca ad abbinarlo ad una dieta leggera con l’assunzione di quantitativi d’acqua importanti, intorno ai 2 litri al giorno per riuscire ad eliminare un maggior quantitativo di tossine.
Un ulteriore consiglio prima di confrontarsi con questa cura che gli antichi conoscevano benissimo, è quello di abituare e preparare l’organismo alla consumazione esclusiva di uva per due giorni la settimana. In particolare, bisogna avere la buona abitudine di avere un regime alimentare che sia abbastanza ricco di frutta e verdura.
Perché consumare uva fa bene al corpo
Sono tanti buoni motivi per cui mangiare uva conviene. Innanzitutto, è un frutto davvero gustoso che può essere consumato da grandi, piccini ed anziani. Tra l’altro, in commercio sono presenti diverse tipologie di uva da tavola che dispongono di un gusto differente che può andare dal dedicato al dolce.
Un altro motivo per cui fa bene mangiare l’uva, è legato alle sue straordinarie proprietà benefiche che riesce a donare a tutto l’organismo. Nell’analizzare questi aspetti bisogna partire dal suo essere un alimento energetico antianemico e rimineralizzante.
In poche parole l’uva, oltre a consentire all’organismo di disfarsi degli eccessi di un periodo in cui si è mangiato troppo, permette anche di rinforzare il sistema immunitario e aiuta a depurare il fegato dalle tossine, il che significa avere maggiori difese rispetto a virus e batteri, quindi dai più classici malanni di stagione come raffreddore, tosse o influenza.
L’apporto che l’uva riesce a dare al sistema immunitario e al fegato nel depurarsi dalle tossine, è dovuto essenzialmente ai numerosi sali minerali di cui dispone, come potassio, ferro, fosforo e manganese oltre che il rame.
In aggiunta, all’interno di un classico acino di uva si possono trovare importanti quantitativi di vitamine, partendo dalla vitamina C fino ad arrivare alle vitamine B1 e B2, senza dimenticare la vitamina A.
Come i produttori di vino, ma anche gli appassionati di alimentazione certamente sapranno, l’uva è anche un frutto ricco di zuccheri, che la rendono altamente digeribile, e di proprietà antiossidanti, grazie al contenuto di polifenoli e di resveratrolo di cui dispone.
In particolare, il resveratrolo è contenuto soprattutto nella buccia del frutto ed è molto importante anche per chi vuole curare la propria immagine in quanto questa sostanza riesca a mantenere elastico il tessuto cutaneo aiutando la stimolazione della formazione del collagene che notoriamente è essenziale per questo specifico aspetto.