fbpx

Non tutti gli appassionati di vino possono contare su uno spazio apposito per conservare e far invecchiare alla corretta temperatura le proprie bottiglie. Ma anche chi vive in un piccolo appartamento può trovare una valida soluzione nella cantinetta per il vino, una specie di frigorifero di diverse grandezze che si adatta facilmente ad ogni tipo di arredamento, in cui impostare la temperatura ideale per ogni tipo di vino.

Scopriamo allora a che temperatura tenere il vino bianco nella cantinetta e tante altre informazioni utili.

La giusta temperatura dei vini

Se siete dei veri amanti del nettare degli Dei, come noi delle Cantine di Dolianova, sapete benissimo che conservare il vino bianco in frigorifero e il vino rosso a temperatura ambiente non è del tutto corretto; il frigo è troppo freddo, dato che mantiene una temperatura tra i 3 e i 6°C che accentuerebbe l’acidità del vino, mentre gli ambienti esterni sono esposti a degli sbalzi di temperatura frequenti che variano tra il giorno e la notte e soprattutto con le stagioni, accelerando l’invecchiamento e l’ossidazione del vino. Per questo motivo la cantinetta per il vino sarebbe l’ideale, poiché aiuterebbe a mantenere una temperatura costante adatta a tutte le tipologie di vino.

A che temperatura tenere il vino bianco nella cantinetta

Il vino bianco in genere non dovrebbe essere conservato ad una temperatura inferiore a 8°C, anche se per essere apprezzato andrebbe servito a temperature leggermente più alte. Un vino bianco giovane e secco deve essere conservato a una temperatura compresa tra gli 8 e i 10°C, mentre i vini bianchi invecchiati come i passiti vengono valorizzati quando sono serviti a una temperatura tra i 10 e i 12°C. 

Gli altri vini

Per quanto riguarda gli spumanti e tutto il mondo delle bollicine, la giusta temperatura di servizio si aggira fra i 6 e gli 8°C.

vini rosé giovani possono essere conservati e serviti ad una temperatura di 8-10°C, mentre per quelli più strutturati la temperatura ideale si aggira tra 12-14°C.

Infine, per quanto concerne i vini rossi in genere devono essere conservati a una temperatura che non superi i 18°C e che non scenda sotto gli 11°C per evitare la formazione di depositi e per non rallentarne la maturazione; inoltre, è molto importante tenere in considerazione l’età della bottiglia, in quanto i vini giovani possono adattarsi a temperature più basse, ma per invecchiare senza compromettere le loro caratteristiche hanno bisogno di temperature più alte. Possiamo dire che i vini rossi novelli e poco tannici possono essere conservati ad una temperatura di 12-15°C, quelli meno giovani e di media struttura a 18°C, infine i vini invecchiati e di grande struttura hanno bisogno di una temperatura di 16-20 °C.

Cosa succede se il vino sta al caldo?

Avete conservato quella bottiglia di vino che vi hanno regalato per aprirla per un’occasione speciale, ma non sapete se è ancora bevibile perché l’avete tenuta a temperatura ambiente durante la stagione calda. Cosa fare?

Specialmente d’estate, quando le temperature si fanno ogni giorno più torride, è lecito domandarsi cosa succede se il vino sta al caldo.

Come già saprete, il vino va conservato lontano dalla luce diretta e dal calore perché questi elementi non sono per niente alleati della bevanda. Infatti, il calore può comportare un’alterazione nella tenuta dei tappi, favorendo la comparsa di fenomeni di ossidazione del vino. Gli acidi si ossidano velocemente e il vino subisce un cambiamento con la conseguente formazione di sedimenti. Il calore esterno amplifica poi eccessivamente la percezione della struttura e delle durezze del vino.

Quando la bottiglia di vino è sottoposta ad una temperatura superiore ai 25-27 gradi, temperature che d’estate vengono facilmente superate, può quindi subire dei processi che alterano le sue proprietà influendo sulla sua durata.

Prima di servirlo, si raccomanda di effettuare un’analisi visiva, olfattiva e gustativa per capire se il vino ha mantenuto inalterate le sue caratteristiche organolettiche.

Si consiglia pertanto di conservare il vino in una cantinetta e non lasciarlo al caldo.

Altri fattori da considerare

La cantinetta per il vino è uno strumento molto utile per i ristoranti, ma anche, come abbiamo detto, per gli appassionati che hanno molte bottiglie di vino in casa da dover conservare nel modo migliore. Una bottiglia di vino, specie se di grande qualità, ha bisogno di molte attenzioni altrimenti rischia di rovinarsi; abbiamo visto a che temperatura tenere il vino bianco nella cantinetta per non alterare le sue qualità. Vediamo allora cos’altro non bisogna sottovalutare:

  • la protezione dai raggi UV, poiché il vino se esposto alla luce del sole per un tempo prolungato può subire, come abbiamo detto, delle alterazioni organolettiche e può invecchiare e ossidare più velocemente. Il vetro delle bottiglie di colore verde o marrone spesso non è sufficiente, per questo motivo lo sportello delle cantinette ha un vetro colorato che filtra i raggi UV e permette di osservare i vini contenuti;
  • il tasso di umidità che deve essere tra il 55 e il 75%. In un ambiente chiuso come quello di una cantinetta l’umidità può essere regolata più facilmente grazie all’utilizzo dell’apposito display e serve in particolar modo a mantenere integro il tappo di sughero. Se il tappo si seccasse il sughero non aderirebbe più al collo della bottiglia facendo entrare l’aria al suo interno, che contaminerebbe il vino. Soprattutto per quanto riguarda le bottiglie di vino invecchiato, per mantenere il tappo sempre umido può essere una buona soluzione conservare la bottiglia coricata in posizione orizzontale in modo tale che la bevanda bagni il sughero.

Tipi di cantinette

Per scegliere la cantinetta più adatta per i vostri vini bianchi e rossi dovete pensare a quante bottiglie volete conservare al fresco e far invecchiare, ma anche quanto spazio avete a disposizione per l’installazione.

Nel caso in cui abbiate una piccola collezione di vini pregiati potreste scegliere una cantinetta da incasso con una capienza di 25-50 litri, ovvero una dozzina di bottiglie, che ben si adatta agli spazi della vostra cucina o della sala da pranzo; per il vostro ristorante invece avrete bisogno di una cantinetta a libera installazione che ha le sembianze di un vero e proprio armadio frigo che può contenere anche più di 60 bottiglie.

A prescindere dalla capienza della cantinetta che preferite, potrete scegliere tra tre tipi:

  • la cantinetta climatizzata ha una sola zona di temperatura e per questo motivo è adatta alla lunga conservazione di un solo tipo di vino, oppure all’invecchiamento di vini pregiati. In questo modo si manterrà la temperatura costante e si avrà sempre a disposizione il vino che si desidera gustare alla corretta temperatura;
  • la cantinetta temperata ha due o più zone di raffreddamento, quindi, può controllare una doppia temperatura di conservazione. Con questo tipo di cantinetta non solo è possibile far invecchiare una bottiglia, ma si possono conservare vino bianco e rosso insieme grazie alla presenza di due zone distinte in cui poter impostare differenti temperature;
  • la cantinetta con riscaldamento che viene impiegata negli spazi in cui la temperatura ambiente subisce delle forti variazioni a causa, ad esempio, delle stagioni e quindi la cantina potrebbe trovarsi in una stanza in cui la temperatura esterna è più bassa rispetto alla temperatura adatta per la conservazione dei vini.

Altre funzioni

Abbiamo detto che in base alla capienza la cantinetta scelta sarà più adatta a un uso domestico piuttosto che ristorativo, che ne esistono diversi tipi con funzionalità differenti con cui è possibile conservare una o più tipologie di vino e anche farli invecchiare alla giusta temperatura, è possibile proteggere le bottiglie dai raggi UV mantenendo sempre il giusto tasso di umidità per salvaguardare la porosità del tappo di sughero e quindi per non far entrare l’aria nella bottiglia che contaminerebbe il vino rovinando le sue caratteristiche organolettiche. Ma non è finita qui.

Le cantinette per il vino sono state create per diminuire le vibrazioni prodotte dal motore della stessa cantinetta, dal traffico stradale, dai locali caldaia e anche semplicemente dalle persone che camminano nei pressi dell’apparecchio; se la bottiglia di vino venisse sottoposta a delle continue vibrazioni si potrebbe verificare un movimento dei depositi che si sono creati al suo interno e mischiandosi con il vino altererebbero il suo sapore. Le vibrazioni delle cantinette sono prodotte dal compressore a basse vibrazioni posizionato nella parte posteriore, che comprime il liquido refrigerante per mantenere la temperatura costante; le cantinette di piccole dimensioni hanno risolto del tutto il problema delle vibrazioni, poiché, sono sprovviste del compressore, ma funzionano grazie al principio termoelettrico dell’effetto Peltier, con cui la temperatura viene fatta circolare grazie al flusso di corrente generato tra due conduttori metallici.

Ormai, la maggior parte delle cantinette per vino ha un filtro per mantenere sempre l’aria pulita, in particolare per evitare la circolazione di strani odori che potrebbero essere assorbiti dal sughero e che andrebbero quindi ad alterare l’aroma del vino.

Pin It on Pinterest

Share This