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L’agricoltura è una delle attività più antiche e fondamentali dell’umanità, il cui ruolo si è evoluto con le innovazioni tecnologiche e le crescenti sfide ambientali.

Una figura indispensabile per ottimizzare la produzione agricola e gestire al meglio le risorse naturali è quella dell’agronomo, un esperto multidisciplinare che riveste un ruolo fondamentale anche nel mondo del vino, poiché il successo di una bottiglia di qualità inizia nel vigneto.

Scopriamo nel dettaglio cosa fa l’agronomo e come intraprendere questa professione.

Chi è e cosa fa l’agronomo

L’agronomo è una figura professionale altamente specializzata che si occupa dello studio, della gestione e dell’ottimizzazione delle risorse agricole. Il suo compito principale è trovare un equilibrio tra produttività e sostenibilità, intervenendo in tutti gli aspetti della filiera agroalimentare.

I suoi compiti variano a seconda della sua specializzazione e dell’ambito in cui opera, comprendendo vari settori che vanno dalla produzione agricola, al controllo qualitativo agroalimentare sino alla gestione di progetti per il verde pubblico. Per questo motivo non è semplice spiegare in poche parole cosa fa l’agronomo. Si tratta di un ruolo ampio e complesso. Ecco le sue attività principali:

  • Eroga servizi di consulenza gestionale per le aziende agricole e di consulenza tecnica specialistica per le aziende agricole e zootecniche.
  • Commercializza e valorizza prodotti agricoli e macchinari.
  • Certifica il rispetto delle norme di un determinato disciplinare verificando la conformità dei processi e/o dei prodotti di un’azienda in base a disciplinari cogenti e/o volontari e rilasciando la relativa certificazione di conformità.
  • Sviluppa progetti riguardanti il verde urbano (parchi e giardini).
  • Individua eventuali malattie delle piante, propone sistemi di lotta contro i parassiti, monitora lo stato delle viti e lavora per prevenire problemi che potrebbero compromettere la qualità dell’uva.
  • È responsabile della pianificazione e della gestione del vigneto, scegliendo il vitigno più adatto al terreno e al microclima della zona.
  • Si impegna a implementare pratiche sostenibili, come ad esempio la riduzione dell’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, l’adozione di tecniche di coltivazione sostenibili come l’agricoltura biologica o biodinamica, l’utilizzo dei rifiuti e scarti come fonte energetica per l’agricoltura, la gestione delle risorse idriche per ridurre l’impatto ambientale della produzione.
  • Fornisce report sullo stato di “sostenibilità” dei metodi agricoli usati dalle aziende.
  • Ottimizza la produzione. Questo include decisioni come la potatura, la gestione del carico produttivo per pianta e il momento ottimale per la vendemmia. Sceglie le colture più adatte ad un determinato territorio.
  • Collabora con l’enologo. L’agronomo lavora a stretto contatto con l’enologo, che è responsabile della trasformazione dell’uva in vino. Una collaborazione efficace garantisce che le uve raccolte abbiano le caratteristiche ideali per produrre vini che rispettino gli standard desiderati di struttura, aroma e gusto.
  • Innovazione e ricerca. Gli agronomi nel settore vitivinicolo sono spesso coinvolti in progetti di ricerca per sviluppare nuovi vitigni resistenti alle malattie o capaci di adattarsi a condizioni climatiche estreme. Inoltre, sperimentano nuove tecnologie, come i sensori per monitorare il terreno e le viti, per migliorare la precisione nella gestione dei vigneti.

Come diventare agronomo

L’agronomo può lavorare come dipendente, come consulente o come libero professionista e può essere o meno iscritto all’Albo. Deve possedere una serie di conoscenze in ambiti quali le scienze e le tecnologie agroalimentari, la normativa del settore agrotecnico e ambientale, fisica e biologia, deve avere la capacità di pianificare sistemi di lotta contro i parassiti, etc.

Per diventare agronomo è preferibile prendere un diploma presso un Istituto di scuola superiore in Zootecnica o Agraria. Una volta conseguito, è necessaria una laurea in Agraria o a un altro corso di studi che consente l’accesso all’esame di Stato per l’iscrizione all’Albo nazionale dei Dottori agronomi e Dottori forestali. I titoli che permettono di accedere all’esame di Stato sono le lauree in:

  • Architettura e ingegneria edile
  • Architettura del paesaggio
  • Biotecnologie agrarie
  • Ingegneria per l’ambiente e il territorio
  • Scienze e tecnologie agrarie
  • Scienze e tecnologie alimentari
  • Scienze e tecnologie forestali e ambientali
  • Scienze per la cooperazione allo sviluppo
  • Scienze zootecniche e tecnologie animali
  • Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio
  • Pianificazione territoriale urbanistica e ambientale.

Superato l’esame di Stato si può procedere con l’iscrizione all’Ordine.

L’aggiornamento continuo è un altro elemento cruciale per un agronomo. Partecipare a corsi di formazione, seminari e conferenze consente di rimanere al passo con le nuove tecnologie, le normative ambientali e le tendenze del settore.

L’importanza dell’agronomo nella filiera del vino

Grazie alla sua capacità di combinare conoscenze scientifiche, competenze tecniche e visione strategica, l’agronomo è una figura importante nella filiera del vino, il cui contributo si traduce direttamente nella qualità del prodotto finale. Dalla scelta del terreno alla vendemmia, ogni decisione agronomica influisce sul carattere e sull’eccellenza di un vino, rendendolo un professionista indispensabile per le cantine che mirano a posizionarsi ad un certo livello sul mercato.

Per chi ama la natura, la tecnologia e l’innovazione, diventare agronomo potrebbe essere il lavoro ideale perché permette di lavorare a stretto contatto con la terra e i suoi prodotti.

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