L’arrivo della Pasqua simboleggia la vita e la celebrazione della famiglia a cui spesso si dedica la tavola con prodotti legati alla stagionalità, come le uova, l’agnello e il grano.
Oltre a quelli elencati, sono tanti gli alimenti con cui nelle tavole italiane le famiglie scelgono di commemorare questa giornata di festa, tra questi gli affettati e i formaggi, protagonisti indiscussi degli aperitivi e gli ingredienti prediletti di molte pietanze pasquali, i taralli pasquali e la colomba pasquale.
Scopriamo che vino bere a Pasqua: alcuni abbinamenti vino-cibo.
Quali vini abbinare agli affettati pasquali?
Salumi e formaggi si accompagnano ad altri prodotti immancabili nelle tavole Pasquali, come le carni di agnello, le torte salate e le verdure di stagione, a cui si abbinano vini dalle caratteristiche di volta in volta differenti in base ai sapori del piatto da degustare.
La risposta a che vino bere a Pasqua non può essere univoca, soprattutto se si intende proporre agli ospiti un menù ricco di contrasti, passando, come spesso accade, dai piatti di pesce tipici del Venerdì Santo a quelli a base di salumi e formaggi che caratterizzano, invece, il giorno di Pasqua e il Lunedì di Pasquetta.
Ecco quale vino abbinare agli affettati pasquali per sorprendere gli ospiti ed esaltare il gusto dei piatti tradizionali del menù della Santa Pasqua.
Spumante
Il pranzo pasquale è un momento conviviale che spesso ha inizio con l’aperitivo a base di affettati accompagnati da formaggi e stuzzichini di diversa natura.
Gli abbinamenti perfetti tra vino e affettati per un buon aperitivo richiedono uno spumante di buona mineralità e freschezza, dunque preferibilmente un Metodo Charmat.
Le note fruttate e l’effervescenza delle bollicine accompagnano, infatti, alla perfezione soprattutto i salumi, esaltando, ad esempio, l’aromaticità del salame e ripulendo il palato dall’untuosità che esso rilascia all’assaggio.
Perfetto anche con gli antipasti a base di uova sode e con altri salumi, Il Càralis, Spumante Brut Chardonnay firmato Cantine di Dolianova, è elegante, intenso e offre a chi lo degusta una gradevole freschezza floreale, che lo rende il vino ideale per aperitivi.
Vino rosso e affettati pasquali: i migliori abbinamenti
Pietanze a base di carne e affettati tipici del periodo pasquale, dal salame alla porchetta si sposano alla perfezione con vini rossi corposi, come il Cannonau di Sardegna.
- Il Blasio, Cannonau di Sardegna Doc Riserva è il vino ideale per arrosti di carni rosse, cacciagione e formaggi saporiti.
Al naso con note balsamiche e sentori di frutti di bosco, questo vino al palato è morbido, fruttato, elegante e il suo finale risulta persistente e pulito, perfetto per sgrassare il palato dall’untuosità dei salumi e dei formaggi.
- L’Anzenas, Cannonau di Sardegna Doc, è invece il vino ideale per formaggi dal gusto piccante ma si abbina altrettanto bene agli arrosti, di cui esalta la succulenza al palato, accompagnandola ad una profumazione intensa dai sentori di frutti di bosco.
Di colore rosso rubino intenso, con riflessi granati col procedere dell’invecchiamento, questo vino rosso, giustamente tannico, ha un sapore caldo ed avvolgente, perfetto per degustare piatti di terra e antipasti dai sapori decisi.
- Per accompagnare antipasti di terra più delicati è meglio, invece, optare per un Rosada, Cannonau di Sardegna Doc Rosato, dal profumo delicato ed elegante con note di ciliegia e fragola.
Questo vino firmato Cantine di Dolianova al palato è fine e fruttato ma dotato di una buona struttura e persistenza, che lo rende perfetto per valorizzare al meglio il gusto di salumi e antipasti raffinati a base di carne.
Vino bianco
Se l’agnello è la portata principale del pranzo pasquale è anche vero che ad esso si accompagnano spesso gustose alternative a base di verdure di stagione o affettati vegetali come il tofu alla piastra, che richiedono necessariamente l’abbinamento con un vino bianco.
Per vegetariani e vegani e per chi predilige gli affumicati di pesce tra gli affettati del menù Pasquale l’ideale è l’abbinamento con un vino bianco di buona acidità, come il Vermentino di Sardegna, perfetto per esaltare il gusto degli affumicati di mare.
Che si tratti di una portata di affettato di salmone con cui farcire bruschette o di affumicati di mare utilizzati come condimento per primi piatti alternativi, questo vino bianco ne esalterà alla perfezione il gusto con il suo sapore intenso e persistente.
Di colore giallo paglierino tenue, con leggeri riflessi verdognoli, il Prendas, Vermentino di Sardegna Doc firmato Cantine di Dolianova, con il suo profumo floreale intenso, fresco e fruttato e la sua delicata vena amarognola sul finale è il compagno ideale per degustare al meglio gli antipasti di mare e gli umidi di pesce.
Quale vino abbinare ai taralli pasquali?
I taralli sono un prodotto tipico della tradizione gastronomica italiana particolarmente apprezzato per la consistenza croccante e per il gusto unico, spesso valorizzato con l’aggiunta di spezie ed erbe aromatiche.
Apprezzato in tutte le sue varianti, sia dolci che salate, il tarallo è spesso consumato in occasione della Pasqua come sfizioso aperitivo o più spesso, a fine pasto in accompagnamento ad un buon bicchiere di vino.
In origine, in realtà, i taralli erano prodotti con pochi ingredienti e secondo una semplice preparazione che avveniva prevalentemente nelle case contadine del Sud Italia, in particolare in Puglia e Campania.
Ricetta
Secondo la tradizione pugliese la ricetta originale del tarallo prevede l’aggiunta di semi di finocchio e di vino bianco per aromatizzarlo, ma nel tempo sono state sperimentate diverse varianti regionali, che prevedono anche l’uso di cereali, spezie come la curcuma e lo zenzero o il peperoncino.
Oggi sono davvero tante le versioni dei taralli in commercio, tra queste si inserisce anche quella dolce, in genere preparata nel periodo Pasquale.
I taralli pasquali nella versione dolce, chiamata anche “inginocchiata”, può prevedere anche l’aggiunta di uova rispetto alla ricetta tradizionale, oltre a differenziarsi per dimensioni, in quanto leggermente più grande, e nella preparazione, che in alcuni casi prevede di bollirli e lasciarli asciugare prima della cottura in forno.
Un ultimo passaggio facoltativo è quello della glassatura, che conferisce ai taralli pasquali il tipico effetto biscotto e la dolcezza che li contraddistingue dalle versioni classiche.
Ecco come preparare i taralli pasquali e quale vino abbinare per apprezzarne al meglio il gusto.
Ingredienti:
- 500 g di farina 00
- 250 g di zucchero
- 125 g di strutto
- 4 uova
- 1 limone (buccia)
- 1 bicchiere di liquore
- 1 bustina di lievito in polvere per dolci
- 1 bustina di vanillina
- Latte intero q.b.
Preparazione:
In una ciotola capiente mescolate la farina e lo zucchero, disponete a fontana e unite uova, vanillina e lievito.
Aggiungete il liquore, la buccia grattugiata di limone e lo strutto.
Quindi impastate il tutto fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo che lascerete riposare per almeno 30 minuti in frigo.
Trascorso il tempo di riposo riprendete in mano il panetto di pasta frolla e staccandone dei piccoli pezzi arrotolateli per dare la forma ai vostri taralli.
Disponeteli su una teglia ricoperta da carta forno distanziandoli perché non si attacchino in cottura l’uno con l’altro; quindi, spennellate la superficie di ognuno con il latte e infornate a 180°C.
Cuocete i taralli pasquali per circa 15 minuti e fino a completa doratura, lasciate sfreddare e, a piacere, cospargete di zucchero a velo.
Vino consigliato
Che vino bere a Pasqua con i taralli? I taralli dolci, a differenza di quelli salati che si degustano perfettamente con vini sia bianchi che rossi, si apprezzano con vini di particolare dolcezza e aromaticità, come il Moscato di Sardegna.
Il Passito Cantine di Dolianova, Moscato di Sardegna Doc, è il vino ideale da servire a fine pasto in abbinamento a dolci secchi grazie al suo gusto ampio e decisamente aromatico, che a naso esprime un bouquet di fiori d’acacia passiti, confettura di albicocca, agrumi canditi e dolci note vanigliate e speziate sul finale.
Con la sua elevata sapidità bilancia le sensazioni dolci dei taralli pasquali, offrendo a chi lo degusta un lunghissimo finale di frutta secca, albicocca, piccoli frutti tostati e delicate spezie.
Che vino bere a Pasqua: abbinamenti tra vino e colomba pasquale
Una specialità pasquale è sicuramente la colomba, ma quale vino abbinare?
La colomba pasquale si valorizza con diverse tipologie di vini, che dovranno essere selezionati sulla base degli ingredienti del dolce, dai canditi della versione classica alle gocce di cioccolato delle ricette rivisitate.
Se la prima versione di colomba pasquale prevedeva pochi ingredienti, tra cui la glassa di zucchero e i canditi, con il tempo dalla ricetta originale nacquero innumerevoli versioni artigianali, da quelle a base di crema a quelle che utilizzavano la frutta secca.
Uvetta e canditi restano ancora oggi, in ogni caso, gli ingredienti principali di questo dolce, a cui si deve il caratteristico sapore dolciastro, arricchito dalla guarnizione d mandorle intere o a scaglie e nocciole, di cui viene cosparsa la superficie.
Colomba pasquale e Passito
La colomba pasquale, nella sua versione classica, si caratterizza per un sapore dolce ma non troppo zuccherino, per questo motivo si abbina alla perfezione a vini dolci e liquorosi, come il Moscato di Sardegna DOC.
Il Passito firmato Cantine di Dolianova, si sposa alla perfezione con i dolci secchi e lievitati grazie alla sua setosa fluidità e alla morbidezza al palato che bilancia le sensazioni dolci, offrendo a chi lo degusta un lunghissimo finale di frutta secca, albicocca, piccoli frutti tostati e delicate spezie.
Colomba pasquale e vino frizzante
Altrettanto azzeccata è la scelta di un vino bianco, dalle note fruttate e di buona aromaticità, oltre che delicatamente dolce e fresco, come il Dolì Cantine di Dolianova.
Intenso e fruttato con note di mandorle e di fiori bianchi, questo vino bianco ha un sapore vivace e morbido che risulta persistente al palato, l’ideale per valorizzare il sapore della colomba, anche nelle sue varianti più aromatiche che prevedono l’aggiunta di frutta secca o candita nell’impasto.
Da non sottovalutare nemmeno la scelta di uno spumante metodo classico, che si presta bene a valorizzare le sfumature di gusto di questo dolce protagonista del pranzo di Pasqua.
Uovo di Pasqua e vino: quale bere?
Altro dolce immancabile a Pasqua è l’uovo di cioccolato: leggete qui come accompagnarlo: Uovo di Pasqua e abbinamento vino.
Non resta che provare e festeggiare la Pasqua con Cantine di Dolianova!