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L’anguilla è un pesce prelibato particolarmente apprezzato per le sue carni sode e saporite, che per la caratteristica compattezza e succulenza si presta a diversi tipi di preparazioni.

Molti sono i piatti in cui l’anguilla è protagonista, di particolare prelibatezza quelli che utilizzano la femmina, detta anche capitone, che può raggiungere il metro e mezzo di lunghezza e si distingue per le sue carni piuttosto grasse.

L’anguilla si cucina secondo diversi tipi di cottura e ricette, in base alla modalità di preparazione cambia anche il vino da abbinare, ecco come orientarsi e quali sono le migliori etichette per esaltarne il gusto.

Quale vino abbinare all’anguilla: cottura e ricette

L’anguilla, per quanto si classifichi come un secondo piatto a base di pesce, si sposa alla perfezione anche con il vino rosso, purché fermo, secco e di medio corpo e in grado di esaltare il gusto e la grassezza delle carni. Questo pesce si apprezza, oltre che per il sapore intenso e deciso, anche per la versatilità, che lo rende un piatto perfetto per qualsiasi tipo di preparazione.

L’anguilla si degusta infatti sia alla brace che arrosto, ma si apprezza ancor di più fritta o in umido, piatti piuttosto corposi che richiederanno un vino altrettanto strutturato. Ecco quali sono le scelte migliori per ogni tipo di piatto a base di anguilla e le più note ricette in abbinamento ai vini ideali per degustarle.

Anguilla alla brace

Semplice e veloce da preparare, l’anguilla alla brace è un piatto particolarmente gustoso che richiede un vino bianco di buona struttura ed elevata freschezza, in grado di esaltare con la sua sapidità e persistenza il sapore intenso del pesce, che grazie a questa modalità di cottura perde buona parte della sua grassezza.

Anguilla ai ferri

Sebbene la modalità di cottura possa sembrare simile, in realtà la versione ai ferri dell’anguilla si distingue per una maggiore sapidità che deriva dal sapore salmastro delle sue carni.

Il vino da abbinare all’anguilla è in questo caso un rosso di medio corpo e di buona persistenza ma dotato di una tannicità vellutata per non coprire il gusto intenso del piatto. L’ideale è un vino rosso frizzante dalle note fruttate, dotato di una buona effervescenza, ideale per ripulire il palato dall’untuosità del pesce ed esaltarne al tempo stesso il gusto senza mai sovrastarlo.

Perfetto anche l’abbinamento con i vini bianchi di buon corpo e persistenza, meglio se invecchiati con un breve passaggio in legno, perfetti per esaltare il sapore intenso di questo piatto a base di pesce.

Anguilla in umido

La preparazione dell’anguilla in umido richiede la salsa di pomodoro, ingrediente che aggiunge al piatto una maggiore corposità, che ben si sposa con un vino rosso di medio corpo e poco tannico, meglio se giovane e affinato in acciaio.

Anguilla fritta

La frittura è uno dei tipi di cottura più indicati per esaltare il gusto di questo pesce, ancor più se in abbinamento ad un vino di buona struttura e dal finale persistente, meglio se un Metodo Classico, in grado di accompagnare il piatto in modo equilibrato smorzandone l’untuosità.

Vediamo ora come preparare l’anguilla secondo le due ricette più comuni, in umido e alla griglia e quali vini abbinare per non sbagliare.

Anguilla: ricette e vini in abbinamento

Anguilla in umido

Ingredienti

  • 1 kg di anguille
  • 500 g di pomodori
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • 1 cipolla media
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • 2 cucchiai di olio di oliva
  • Pepe q.b.
  • Sale q.b.

Procedimento

Pulire e spellare le anguille, ridurle quindi a pezzi e tenere da parte.

In un tegame alto e capiente preparare un soffritto facendo rosolare nell’olio di oliva cipolla, aglio e prezzemolo accuratamente tritati. Aggiungere ora i pomodori puliti e spellati, dopo averli privati dei semi e ridotti in piccoli pezzi, mescolare e aggiungere sale e pepe. Dopo 10 minuti circa di cottura aggiungere l’anguilla in pezzi, lasciare insaporire e poi sfumare con un bicchiere di vino bianco. Abbassare quindi la fiamma e proseguire la cottura per altri trenta minuti, avendo cura di aggiungere di tanto in tanto un po’ d’acqua per evitare che il piatto si asciughi. A fine cottura aggiungere prezzemolo tritato, spegnere la fiamma e servire in tavola caldo.

Vino consigliato

Un piatto saporito come l’anguilla in umido richiede un vino altrettanto sapido e di buona freschezza, in grado di equilibrare la grassezza del pesce senza appiattirne il gusto.

L’ideale è un vino capace di non accentuare la forte salinità del piatto, come il Monica di Sardegna Doc, che con una delicata vena erbacea e il suo sapore persistente e giustamente tannico è perfetto per accompagnare in modo equilibrato la tendenza dolce di questa portata e asciugarne l’untuosità.

Spiedini di anguilla alla griglia

Ingredienti

  • 800 g di anguille
  • Pan carré
  • Aceto di vino q.b.
  • Olio di oliva q.b.
  • Alloro q.b.
  • 1 limone
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.

Procedimento

In un contenitore ampio preparate un’emulsione di olio, aceto, succo di limone, sale e pepe, aggiungete una o due foglie di alloro. Ora pulite le anguille lavandole accuratamente e spellandole, quindi tagliatele in pezzi e riponetele all’interno della marinata, fatele insaporire per almeno un’ora. Una volta trascorso il tempo della marinatura, sgocciolate i pezzi di anguilla e componete degli spiedini infilandole in bastoncini di legno e alternandole con pezzi di alloro e pan carré tagliato in piccoli rettangoli. A questo punto condite gli spiedini con la marinata e passate alla cottura in forno preriscaldato a 180°C per almeno 20 minuti, avendo cura di girarli di tanto in tanto. Una volta cotti portate in tavola gli spiedini di anguilla e serviteli ben caldi.

Vino consigliato

Gli spiedini di anguilla al forno sono un piatto dal sapore deciso che si sposa perfettamente con un vino bianco di buona persistenza come il Montesicci, Nasco di Cagliari Doc, che, con il suo sapore pieno e persistente ed una piacevole sapidità unita ad un finale delicatamente mandorlato è il compagno ideale per i piatti di pesce dal gusto intenso.

 

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