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Aprire una bottiglia di vino nel modo corretto è un’operazione semplice che rientra nella prassi seguita dal sommelier esperto per garantire un migliore esperienza di degustazione.

L’estrazione del tappo di sughero da una bottiglia, pur essendo un passaggio banale anche per chi non lavora nel settore, richiede metodo e attenzione affinché l’operazione consenta di gustare al meglio il vino, riducendo al minimo gli errori.

Come aprire una bottiglia di vino con cavatappi

La tecnica di apertura di una bottiglia di vino è codificata dal codice di un sommelier professionista, che utilizza come strumento professionale il tire-bouchon, ossia il cavatappi dotato di doppia leva che consente di aprire nel modo corretto anche le bottiglie con tappi di sughero più lunghi.

Per il sommelier apertura e servizio del vino sono parte integrante di un processo che si accompagna a pratiche fondamentali come la pulizia della bottiglia o la conoscenza dell’etichetta o della gradazione alcolica.

Un neofita può comunque apprendere velocemente a stappare una bottiglia di vino, senza dover per questo diventare un sommelier esperto.

Per farlo sarà necessario dotarsi di un cavatappi con coltellino e spirale a doppia leva e seguire questi 5 passaggi fondamentali:

  1. Prendere il cavatappi con il coltellino aperto.
  2. Appoggiare la mano sinistra sulla spalla della bottiglia.
  3. Rimuovere la capsula di stagnola. Per farlo sarà necessario incidere con il coltellino, dapprima in senso orario e poi antiorario, in corrispondenza della nervatura collocata sul collo della bottiglia, praticare poi un altro taglio in altezza per facilitarne l’apertura. Sollevare quindi la capsula di stagnola e disporla su un piattino, ripiegare il coltellino.
  4. Inserire il cavatappi. Ora è possibile inserire la spirale del cavatappi nel tappo di sughero per aprire la bottiglia, dopo aver verificato l’assenza di macchie sul tappo che potrebbero far presagire la presenza di funghi o muffe. Tenendo la bottiglia ben salda e in posizione verticale, aprire la spirale del cavatappi e avvitarla in senso orario per infilare la punta al centro del tappo, fermandosi prima dell’ultimo giro per non forarlo.
  5. Togliere il tappo di sughero. Dopo un primo livello, in cui sarà necessario fare circa 4/5 giri, il cavatappi si abbasserà, a questo punto sarà necessario continuare ad abbassare le leve per arrivare al secondo livello e far abbassare completamente il tappo. Girare quindi il cavatappi finché la doppia leva sarà in posizione verticale, estrarre quindi lentamente il tappo aprendo definitivamente la bottiglia. L’estrazione finale non dovrà essere rumorosa e il tappo non dovrà essere toccato con le mani.

Dopo averlo estratto, abbiate cura di annusarlo e prima di procedere all’assaggio del vino abbiate cura di pulire il collo interno della bottiglia da eventuali residui. Per questa operazione aiutatevi con un panno o tovagliolo.

Come aprire una bottiglia di vino senza cavatappi

Spesso può capitare di ritrovarsi a dover aprire una bottiglia di vino senza cavatappi ed essere costretti ad utilizzare strumenti di fortuna.

Di certo non rientrano nel codice perfetto di un buon sommelier, ma in rete esistono alcuni rimedi e “tecniche di salvataggio” per sostituire l’apri bottiglia e riuscire a stappare una bottiglia senza l’uso del cavatappi!

Ecco alcune tra le più curiose da provare quando non avete a portata di mano un classico cavatappi:

Metodo della scarpa

Il procedimento è semplice e consiste nel percuotere ripetutamente il fondo della bottiglia con il tacco di una scarpa, poi inserire la bottiglia al suo interno e sbattere il tacco della scarpa su una superficie verticale per permettere al tappo di sughero di uscire quel tanto sufficiente ad estrarlo.

Metodo del martello

Questo metodo, che prevede l’uso di una pinza a pappagallo o di un martello da carpentiere e una vite, consiste nell’inserire la vite nel tappo e poi semplicemente estrarla con il martello proprio come se fosse un chiodo, esercitando una leggera pressione sulla parte superiore del collo della bottiglia.

Metodo del coltello

Per aprire una bottiglia di vino con un coltello infilate la punta nel tappo senza andare troppo in profondità, poi iniziate a ruotare rapidamente la bottiglia fino ad estrarne il tappo.

Metodo delle chiavi

Se non avete a disposizione un classico cavatappi potete sempre utilizzare le chiavi di casa: sarà sufficiente infilarne una in obliquo nel tappo di sughero per creare un angolo di 45 gradi.
Poi sollevare lentamente il tappo e in pochi passaggi sarete riusciti ad estrarlo e ad aprire con facilità la bottiglia di vino.

Vi consigliamo di non utilizzare tutte queste tecniche alternative in caso di bottiglie importanti. Meglio rinunciare e rimandare l’apertura della bottiglia quando si hanno a disposizione gli appositi strumenti.

Come aprire una bottiglia di vino con tappo di plastica?

Se in passato il vino, specialmente se di qualità, era indiscussamente associato al tappo di sughero, oggi la scarsità mondiale di sughera ed il conseguente aumento del prezzo del materiale ha portato il mondo del vino a prendere in considerazione tappi alternativi.

Le Cantine di Dolianova, ad esempio, utilizzano per molte bottiglie tappi alternativi ottenuti da materie prime rinnovabili e sostenibili ricavate dalla canna da zucchero: i tappi sono completamente riciclabili e ideali per chiudere vini fermi di ottima qualità destinati all’invecchiamento.

I tappi sintetici (in plastica) vengono creati con polimeri termoplastici espansi a caldo, a volte lubrificati superficialmente con materiali siliconici.

I tappi sintetici, più semplicemente definibili tappi in plastica, hanno molti vantaggi:

  • sono sterili;
  • sono abbastanza isolanti;
  • non si rovinano facilmente.

Tuttavia, un punto a sfavore consiste nell’assenza di microporosità: per dirla in poche parole, i vini tappati con tappi sintetici non invecchiano bene.

Il procedimento per stappare una bottiglia di vino con tappo di plastica è essenzialmente lo stesso dei tappi in sughero.

Ecco come aprire una bottiglia di vino con tappo di plastica in 5 semplici passaggi:

  1. estraete dal cavatappi la lama più piccola e, tenendo saldamente la bottiglia, tagliate orizzontalmente e poi verticalmente la capsula di alluminio che copre il tappo, in modo da rimuoverla;
  2. ora estraete dal cavatappi la spirale autofilettante e puntate la sua punta al centro del tappo;
  3. con un movimento rotatorio spingete la spirale all’interno del tappo per circa 2/3 della sua lunghezza;
  4. aprite la leva più corta del cavatappi e appoggiatela al bordo del collo della bottiglia, poi alzate l’altra parte del cavatappi per far leva ed il tappo dovrebbe sollevarsi. Fatelo uscire il più possibile, poi posizionate la leva più lunga al posto della prima;
  5. infine, dopo aver posizionato la seconda leva, alzate nuovamente il cavatappi per far leva e concludete aiutandovi con la mano fino a che il tappo non sia completamente fuoriuscito.

Come aprire una bottiglia di vino con tappo rotto

Può capitare di rompere il tappo mentre si cerca di stappare la bottiglia, ma niente panico, seguite queste dritte:

  1. Valutate dove si è rotto il tappo: nella parte bassa del collo della bottiglia o nella parte alta?
  2. Se la risposta alla prima domanda è “nella parte alta”, la soluzione è utilizzare un cavatappi professionale (per intenderci quello che vedete usare in ristorante dai camerieri e dai sommelier). Inserite con cautela la punta del cavatappi nel tappo con un movimento rotatorio lento e mi raccomando senza troppa forza perché sennò il tappo finisce nel vino! Inserite la punta del cavatappi per circa i 4/5 del tappo spezzato, evitando di bucarlo totalmente (in quanto potrebbero staccarsi piccoli pezzettini di sughero e andare a finire nel fondo). Una volta compiuta questa operazione, procedete con l’estrazione, ma sempre con molta, molta cautela!
  3. Se la risposta alla prima domanda è “nella parte bassa”, beh potete sempre riprovare con il cavatappi e ripetere la procedura del punto 2, ma sarà un’operazione complicata. Cosa fare dunque? A questo punto spingete il tappo nel vino, poi vi procurate un decanter, prendete un cucchiaio e lo infilate nella bottiglia per tenere bloccato il tappo. Travasate lentamente il liquido nel contenitore e, se ci dovessero essere eventuali pezzettini di sughero, filtrate il vino con un colino.
  4. Una soluzione che potrebbe andare bene per entrambe le risposte è l’utilizzo di un cavatappi a lame, uno strumento appositamente pensato per queste occasioni di emergenza. Le lame vanno infilate tra il tappo e la superficie di vetro del collo della bottiglia: inserite prima la lama più lunga e poi quella più corta, facendo attenzione a inserire le lame fino al punto in cui il manico del cavatappi non tocca la bocca della bottiglia. Estraete lentamente il tappo con un movimento rotatorio et voilà!

Come aprire una bottiglia di vino vecchia

È arrivato il momento di aprire la bottiglia di vino rosso che avete conservato per anni nella vostra cantina?

Magari per festeggiare una nascita, un anniversario o semplicemente per gustare finalmente quella bottiglia speciale. Se ben conservato, un vino invecchiato avrà migliorato le proprie qualità col passare del tempo e per essere servito necessita di un procedimento delicato che bisogna seguire con attenzione.

Vino invecchiato significa anche tappo di sughero invecchiato, potrebbe aver perso la sua consistenza ed elasticità e dunque rischiare di sbriciolarsi; se si usa un cavatappi normale si noterà subito che non farà presa come dovrebbe all’interno del sughero finendo addirittura per romperlo; scopriamo gli strumenti necessari.

Per stappare una bottiglia di vino vecchia dovete procurarvi questi accessori:

  • Un decanter, che è lo strumento utilizzato per i vini pregiati con un certo invecchiamento e con molti depositi, che favorisce l’ossigenazione del vino e fa, appunto, decantare sul fondo i residui del vino rosso.
  • Un cavatappi per vini. Se il vino è molto affinato si deve sempre utilizzare un cavatappi dalla spirale fine in grado di penetrare meglio nel tappo senza forzare troppo. Bisogna estrarlo delicatamente e portarlo al naso per analizzarlo e notare eventuali ossidazioni, difetti, profumi e aromi.
  • si può utilizzare un imbuto di argento attraverso il quale far passare il vino. Candela o imbuto di argento. Si può usare, come si faceva tradizionalmente, la fiamma della candela per illuminare al meglio la parte iniziale del collo della bottiglia durante il versamento del vino e controllare così le imperfezioni cioè gli eventuali sedimenti in movimento; se si avvicinano all’uscita puoi bloccarti per tempo inclinando lentamente la bottiglia per evitare che finiscano nel decanter.

Seguite questi 5 step per aprire una bottiglia di vino vecchia:

  1. Rimuovete la capsula, evitate ogni movimento brusco e non agitate mai la bottiglia.
  2. Inserite il cavatappi nel sughero facendo attenzione a non forarlo e lentamente tirate su, delicatamente.
  3. Procedete con la stappatura mantenendo la bottiglia in posizione orizzontale. Analizzate il tappo perché eventuali macchie possono essere la conseguenza di funghi.
  4. Versate il vino in un decanter molto lentamente per non scuotere troppo. Durante il travaso potete posizionare la candela sotto il collo della bottiglia per vedere in controluce eventuali sedimenti.
  5. Aspettate almeno un’ora prima di bere il vino invecchiato per consentire una giusta ossigenazione. Assicuratevi di sentirne tutte le note prima di servirlo.

Portate in tavola sia il decanter che la bottiglia vuota per mostrare agli ospiti la sua etichetta. Non vi resta che gustarlo in compagnia!

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