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Il valore di una bottiglia di vino è la somma di variabili di diversa natura strettamente legate al territorio e alle tecniche di produzione, oltre che alla qualità intrinseca del prodotto.

Il prezzo del vino è legato, in alcuni casi, ad elementi oggettivi facilmente comprensibili al consumatore, in altri casi racchiude un significato più profondo legato al contesto culturale e sociale in cui il prodotto si inserisce.

Ecco perché diventa importante analizzare i diversi fattori che possono incidere sul prezzo finale, così da orientarsi al meglio nella selezione dei vini pregiati.

Vediamo quindi come calcolare il valore di una bottiglia di vino in funzione delle variabili che ne determinano il prezzo.

Come calcolare il valore di una bottiglia di vino: i fattori da considerare

Per calcolare il valore di mercato di una bottiglia di vino è necessario prendere in considerazione gli aspetti che influenzano il prezzo del vino, dal lavoro in vigna e in cantina alla quantità di produzione fino al tempo, al territorio e all’annata.

Analizziamo questi fattori nel dettaglio per capire in che modo possano determinare il valore di un vino.

Lavoro in vigna e in cantina

Il lavoro in vigna è un elemento fondamentale per determinare la qualità del vino prodotto e dunque il suo valore anche in termini economici.

Dalla manodopera, alla scelta dei prodotti per il trattamento e la cura dei vigneti, fino alle uve selezionate per la produzione, ogni aspetto è parte di un processo orientato alla qualità e al rendimento, fattori che determinano spesso costi elevati.

Anche il lavoro in cantina è una variabile significativa che incide in modo determinante sul prezzo del vino.

Le tecniche di vinificazione e di affinamento utilizzate per trasformare l’uva in vino influiscono in modo sostanziale sul prodotto finale e sui suoi costi.

Quantità della produzione

Un altro degli aspetti che influenzano maggiormente il valore di una bottiglia di vino è la quantità di produzione.

Sebbene i costi fissi legati alla vendemmia non possano essere contenuti e risultino essere indipendenti dalla quantità di bottiglie prodotte, tuttavia, quando la produzione è limitata essi incidono in modo più significativo sul prezzo finale del vino.

A ciò si aggiunga poi il fatto che di anno in anno quantità e qualità dell’uva possono cambiare ed essere dunque diverse rispetto all’anno precedente, ecco perché il costo del vino varia anche in base all’annata, vediamo in che modo.

Annata

Per calcolare il valore di una bottiglia di vino è indispensabile spesso risalire all’annata di produzione, ad essa si lega di frequente il prezzo di mercato.

Spesso i vini di qualità appartengono, infatti, ad annate considerate d’oro, ossia caratterizzate da fattori metereologici e climatici ottimali per garantire risultati eccellenti.

È ovvio che questo fattore non ha valore se analizzato singolarmente ma andrà rapportato ad altre condizioni ideali per la produzione di vini pregiati, una di queste è certamente il territorio.

Territorio

Il legame fra i grandi vini e il territorio in cui nascono è sempre molto profondo.

L’uomo e la natura intrecciano le proprie storie fino a creare un unicum indissolubile fatto non solo delle caratteristiche fisiche e climatiche del territorio, ma anche della storia, della cultura, delle tradizioni delle popolazioni che abitano quel territorio.

Spesso i vini di una stessa tipologia e area geografica possono avere un prezzo diverso, questo accade per la presenza di alcune micro-aree inserite in un contesto più ampio dove si trovano condizioni consone alla produzione di uva di qualità in grado di dare vita a vini pregiati.

Tempo

Il valore di un vino è determinato anche dal tempo, ovvero dal periodo di affinamento o invecchiamento che trascorre prima della sua commercializzazione.

Spesso, infatti, un vino riserva, invecchiato in botti di rovere, ha un costo decisamente più elevato non solo per il suo profilo organolettico, che gli conferisce alta qualità, ma soprattutto per i costi di investimento più alti che la sua produzione richiede.

A ciò si aggiungono altri fattori che incidono sul costo finale, cioè sul prezzo di mercato di un vino, che vanno dalla scelta della confezione a quella dell’etichetta al tappo.

Anche i disciplinari adottati per tutelare la qualità del prodotto e del territorio che lo produce preservandone l’autenticità influenzano notevolmente il prezzo del vino, ma sono strumenti indispensabili per garantire al cliente una qualità superiore.

Il nome di Dolianova, in Sardegna, è da sempre legato alla produzione di vini di qualità.

Da oltre 70 anni ci impegniamo a trasmettere di padre in figlio i valori delle Cantine: l’amore per la terra, la passione per la vigna, l’impegno a migliorare sempre cercando di produrre un vino di qualità superiore.

Oggi come allora lavoriamo per dare a chi ama le nostre etichette tutta la qualità dei migliori vitigni sardi.

Come vendere bottiglie di vino da collezione

Il valore di una bottiglia di vino non si limita al consumo, ma spesso assume una dimensione collezionistica, rappresentando un investimento.

Vendere vini pregiati non è semplice, bisogna saper scegliere gli interlocutori giusti e fare attenzione alle norme relative alla vendita di vini, per essere certi di non fare niente di illegale.

I vini da collezione non necessariamente devono avere 40 anni. Ci sono anche dei vini pregiati prodotti in pochissimi esemplari che sono considerati vini rari da collezione, così come anche quelle bottiglie di vino realizzate per occasioni speciali/eventi o, ancora, quelle che hanno etichette create da grandi artisti, quelle realizzate da artigiani come delle vere e proprie opere d’arte. Rientrano nella categoria, infine, anche i vini delle cantine che non esistono più, ma che in passato erano considerate tra le migliori al mondo.

Se sei finito in questa pagina probabilmente ti starai chiedendo quale sia la scelta migliore per ottenere una cifra alta ma allo stesso tempo sicurezza e professionalità. Le possibili strade sono principalmente tre:

  1. Vendere vino da collezione a privati.
  2. Affidarsi alle case di aste.
  3. Rivolgersi ad un commerciante professionista (broker).

Esistono diversi siti internet, forum fra privati, mercatini di compravendita online che permettono di comprare/vendere la propria collezione di vini. È fondamentale, però, parlare con il potenziale acquirente e utilizzare sistemi di pagamento sicuri.

Le informazioni che potrebbero richiederti i potenziali clienti prima dell’acquisto riguardano:

  • La certezza che la bottiglia non sia stata aperta.
  • Lo stato dell’etichetta. Affinché la bottiglia di vino sia considerata di valore deve avere le etichette in perfetto stato, senza graffi e ben leggibili.
  • Lo stato di conservazione delle bottiglie. Dove è stata tenuta e se in posizione orizzontale.

Ora procediamo a parlare delle 3 modalità di vendita, dei loro pro e contro.

Vendere bottiglie di vino da collezione a privati

Una soluzione è quella di provare a vendere il tuo vino pregiato direttamente a privati, evitando così commissioni e di far affidamento ad altri intermediari. Non è facile trovare in poco tempo consumatori disposti a comprare una collezione, visto che il prezzo per bottiglia è elevato. Le possibilità sono maggiori se il vino è ancora bevibile. Può trattarsi di un collezionista esperto oppure di un privato che vuole gustarsi un vino pregiato per un’occasione speciale.

La difficoltà è rappresentata dal fatto che i potenziali acquirenti sono sempre alla ricerca di prezzi attraenti e cercano di risparmiare sul prezzo di acquisto originale. Non saranno mai disposti a pagare il prezzo pieno di mercato della bottiglia. Dovrai quindi lottare con la concorrenza. Ormai i canali in cui vendere/comprare sono tanti e potrebbe trattarsi di una perdita di tempo o di un’opzione poco redditizia.

Vendere vino da collezione tramite asta

Un’altra modalità è quella di affidarsi alle case di asta specializzate o quelle che hanno un ufficio specifico. Ce ne sono sia estere che italiane e anche online. Gli svantaggi sono che non si sa quanto realmente si riuscirà a vendere e poi le commissioni.

Per quanto riguarda le aste online, ne esistono varie e permettono di inserire il prezzo di riserva al di sotto del quale non verrà venduta la propria bottiglia (anche se può non essere accettato e perciò può essere necessario modificarlo). Le piattaforme trattengono delle commissioni e sono più adatte per singoli pezzi. Assicurano che ciascuna parte concluda l’affare con successo.

I broker (wine merchant)

Infine, spieghiamo come vendere bottiglie di vino da collezione tramite un commerciante professionista.

I mercanti di vino, “wine-merchants” o broker, sono operatori medio grandi con un network di relazioni commerciali. Possono commercializzare anche i vini minori e, rispetto alle case d’asta, il mercante offre la sicurezza di vendere tutto il lotto e di comunicare in anticipo cosa si può ricavare dalle proprie bottiglie di vino. Questo se il mercante è conosciuto e ha una rete di clienti internazionale. La vendita è facile da organizzare. Il broker mette in contatto domanda e offerta, sa cosa il mercato vuole e quindi potrebbe rifiutare l’acquisto di bottiglie che sa che non riuscirebbe a vendere.

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