Il modo migliore di assaporare un vino e apprezzarne le qualità organolettiche è degustarlo ad una temperatura adeguata, che cambia in rapporto alla tipologia del vino e delle uve.
Per garantire un’esperienza di degustazione ottimale è indispensabile verificare la correttezza della temperatura della bottiglia attraverso un apposito strumento, il termometro per il vino.
Semplice e pratico da utilizzare, questo dispositivo rientra tra gli strumenti che un buon sommelier deve saper utilizzare per valorizzare ogni bottiglia, ecco a cosa serve e come si usa.
Termometro per il vino: a cosa serve e perché si usa
Il termometro da vino serve per verificare che la temperatura di servizio del vino sia quella corretta, dalla conservazione alla degustazione.
Questo strumento professionale è dunque indispensabile per rendere piacevole la degustazione di un vino in pochi e semplici passaggi che consentiranno di capire se la temperatura di servizio è quella più indicata ad esaltare le caratteristiche del contenuto della bottiglia.
Non tutti i vini, infatti, si degustano alla stessa temperatura di servizio, ragion per cui è indispensabile prestare attenzione ad enfatizzare diverse qualità utilizzando il termometro per il vino prima di servirli.
Le temperature troppo fredde, ad esempio, rischiano di accentuare in modo eccessivo l’acidità di un vino bianco ed esasperare la tannicità di un rosso, mentre quelle troppo alte possono compromettere la durezza di un vino fresco e sapido, che perde così in carattere.
Come funziona il termometro per il vino: guida all’uso
Il termometro per il vino, pur essendo uno strumento professionale, si trova facilmente in commercio in diversi modelli che lo rendono accessibile a chiunque.
Utilizzarlo è piuttosto semplice, è sufficiente seguire alcuni semplici accorgimenti per verificare la corretta temperatura di un vino prima di servirlo, in particolare è possibile scegliere tra due alternative:
- Collocare il dispositivo nella bottiglia quando è piena
- Inserire il termometro direttamente nel bicchiere
Nel primo caso il termometro per il vino si inserisce direttamente nel collo della bottiglia per motivi puramente igienici, ma è possibile testare la temperatura direttamente all’interno del bicchiere da degustazione, dove tende ad aumentare di circa 2°C.
Termometro per il vino: tipologie
Se in passato il termometro per il vino era uno strumento tradizionale in vetro ad alcool, oggi è possibile misurare la temperatura di un vino con diversi tipi di strumenti, che vanno da quelli digitali a quelli analogici.
In commercio si trovano, infatti, diverse tipologie di termometri per il vino, tra questi i principali sono:
Termometro a fascia o ad anello
Questo strumento, generalmente in acciaio, si applica direttamente sulla bottiglia attraverso una sottile fascia in dotazione che gli permette di aderire come un braccialetto.
Il termometro a fascia consente di misurare la temperatura esterna visualizzandola su un display digitale, su cui sarà possibile leggere i gradi rilevati sulla bottiglia.
Per quanto sia molto diffuso, questo strumento non è tra più utilizzati dai sommelier che lo considerano meno affidabile in quanto inadatto a misurare la temperatura del contenuto della bottiglia.
Termometro con sonda
Questa tipologia di termometro per il vino assicura, invece, misurazioni attendibili e praticità d’uso, permettendo di rilevare la temperatura del vino direttamente dall’interno della bottiglia.
Considerato un vero strumento professionale, questo dispositivo utilizza una sonda per rilevare in tempo reale su un quadrante la temperatura ideale di ogni tipo di vino.
Termometro a cristalli liquidi
Quello a cristalli liquidi è un termometro per il vino di nuova generazione, con una tecnologia all’avanguardia che lo rende uno strumento attendibile e al tempo stesso semplice da usare.
Per valorizzare le qualità organolettiche di un vino e individuarne la corretta temperatura di servizio è possibile adattare in pochi istanti il diametro di questo termometro professionale alla bottiglia e visualizzarne i gradi.
