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Ottobre è tempo di vendemmia, la fase più impegnativa e onerosa, il periodo in cui il duro lavoro di un anno si concretizza nei frutti della vite, pronti per essere trasformati in vino. Ma come si raccoglie l’uva?

Spieghiamo cos’è e come funziona una vendemmiatrice, i vantaggi e come ha rivoluzionato il modo di fare la vendemmia.

Cos’è una vendemmiatrice?

La vendemmiatrice, introdotta a partire dagli anni ’60, è una macchina agricola che consente di raccogliere una gran quantità di uva dai vigneti nel momento ottimale della maturazione, in un lasso di tempo molto più breve rispetto alla vendemmia manuale. È particolarmente utile per le cantine che gestiscono vaste superfici di vigneto e quelle moderne sono progettate per ridurre al minimo i danni ai grappoli assicurando che l’uva arrivi in perfette condizioni.

Tuttavia, non tutti i tipi di vigneto si prestano alla meccanizzazione, ad esempio in quelli con meno di 5 anni è sconsigliata. Esistono principalmente due tipi di vendemmiatrici:

  • Trainate: necessitano di essere collegate ad un trattore per muoversi, generalmente hanno un costo più contenuto e sono adatte a vigneti di medie dimensioni, con filari più stretti e terreni più pianeggianti.
  • Vendemmiatrici semoventi: dotate di un motore proprio che consente loro di spostarsi tra i filari senza bisogno di un trattore, ideali per vigneti ampi. Tra gli svantaggi citiamo il peso elevato e il costo di acquisto alto.

Si distinguono poi quelle:

  • a scuotimento verticale, poco usate in quanto operano su vigneti a doppia spalliera;
  • le vendemmiatrici a scuotimento orizzontale, le più diffuse in Italia, ideali in forme di allevamento ad alberello e a controspalliera;
  • con vibratori a pettine per pergole e tendoni.

Le vendemmiatrici sono in grado di operare su diversi tipi di pendenza e in diverse condizioni climatiche. Per scegliere quella più adatta alle proprie esigenze è necessario prendere in considerazione diversi fattori, quali:

  • Tipo di vigneto.
  • Varietà.
  • Altezza dei grappoli.
  • Forma di allevamento.
  • Quantità di fogliame.

Scopriamo ora il principio di funzionamento di questa macchina agricola.

Come funziona una vendemmiatrice e gli elementi che la compongono

Per capire come funziona una vendemmiatrice è utile sapere che è costituita da: un telaio portante, bracci battitori, gruppo di trasporto (nastri trasportatori), un sistema di pulizia e un gruppo di raccolta (contenitori situati all’interno della macchina).

Il suo funzionamento consiste nello scuotere delicatamente le viti per far cadere i grappoli maturi. Ecco come funziona nel dettaglio:

  • La macchina si muove tra i filari del vigneto e tramite dei sensori si allinea con le piante.
  • I bracci scuotitori o battitori iniziano a scuotere i rami facendoli ondeggiare e permettendo così il distacco degli acini maturi.
  • Gli acini caduti vengono raccolti da sistemi detti a scaglie o a panieri e convogliati verso dei nastri trasportatori che porteranno il raccolto in appositi serbatoi di stoccaggio. Qui il gruppo di pulizia elimina foglie o piccole rami tramite aspiratori. Questo è un fattore molto importante per la qualità del prodotto finale.
  • L’uva viene messa in cisterne per essere trasportate in cantina. Queste cisterne possono essere svuotate direttamente in un rimorchio o in appositi contenitori per procedere poi con la fase di pigiatura.

A fine lavoro è necessario un’accurata pulizia del mezzo per il mantenimento ottimale della meccanica e della qualità del prodotto finito.

I vantaggi e gli svantaggi

La vendemmiatrice ha ridotto notevolmente i tempi di lavoro, di conseguenza i costi e le problematiche legate alla manodopera e negli ultimi anni è stata perfezionata dal punto di visto tecnologico per garantire sicurezza, efficienza, miglioramento dei consumi e della qualità dell’uva raccolta.

Ecco tutti i vantaggi del suo utilizzo:

  • Raccolta tempestiva. La vendemmiatrice permette di raccogliere una gran quantità di uva in tempi più rapidi rispetto alla raccolta manuale, riducendo i costi di manodopera e incrementando la produttività.
  • In caso di condizioni metereologiche avverse, la vendemmiatrice può intervenire rapidamente salvando il raccolto.
  • È precisa: si può adattare a diversi tipi di uva e di viti, raccogliendo solo i grappoli al loro grado di maturazione ottimale, riducendo ulteriori interventi in cantina.
  • Quelle moderne, riducono al minimo i danni ai grappoli migliorando la qualità del prodotto finale.
  • Consente un risparmio in termini di gestione delle risorse. Si può usare anche in zone collinari dove la vendemmia manuale potrebbe risultare complessa e costosa.

Tra gli svantaggi:

  • Il motore della macchina deve esser sottoposto a regolare manutenzione.
  • Durante il periodo di inattività ci sono dei rischi di deterioramento naturale del mezzo.

Le vendemmiatrici sono principalmente usate da aziende vinicole di medie-grandi dimensioni, aziende agricole specializzate, consorzi e associazioni di produttori.

Comprendere come funziona una vendemmiatrice è importante perché permette di conoscere l’evoluzione della viticoltura moderna. Questa macchina ha trasformato il modo di vendemmiare migliorando l’efficienza della raccolta.

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