L’etichetta di una bottiglia di vino è una vera e propria carta di identità che fornisce indicazioni utili a conoscere in modo dettagliato la bevanda che si intende acquistare contraddistinguendola in modo unico e inimitabile.
Si tratta di una vera e propria “veste” cucita ad arte sulla bottiglia per renderla riconoscibile ed esteticamente apprezzabile, ma anche per fornire al consumatore quei dettagli indispensabili per fare una scelta consapevole.
A tale scopo, infatti, anche la legislazione europea è intervenuta in modo perentorio per imporre norme specifiche in merito a ciò che è assolutamente d’obbligo indicare in etichetta specificando quello che, invece, è possibile omettere come dato facoltativo.
Ogni bottiglia di vino è provvista pertanto di due etichette, una nella parte frontale, quella obbligatoria per legge appunto, ed una posteriore, che invece è facoltativa e consente di fornire dettagli utili a chi la acquista, pur sempre nel rispetto di criteri stabiliti dalla legge.
Per leggere l’etichetta del vino non è necessario essere un esperto sommelier o un intenditore, ecco alcuni consigli utili che ti aiuteranno ad orientarti tra le informazioni in essa contenute.
Come leggere l’etichetta del vino: le diciture
Le diciture contenute all’interno dell’etichetta di una bottiglia ne descrivono il suo contenuto, specificandone alcune importanti informazioni che distinguono quel vino da tutti gli altri, esse sono:
Nome del prodotto
La denominazione del vino si trova in alto o in posizione frontale nell’etichetta anteriore.
Facile da riconoscere per l’uso di caratteri completamente diversi da tutti gli altri, è strettamente legato al territorio e, in genere alle caratteristiche del prodotto stesso.
Denominazione di vendita
Questo tipo di informazione fa riferimento all’origine del vino, che viene specificata attraverso sigle diverse a tutela di alcuni prodotti di qualità e per combattere le imitazioni.
Ad esempio la denominazione di vendita IGT (Indicazione Geografica Tipica), DOP (Denominazione di Origine Protetta), DOC (Denominazione di Origine Controllata) indicano vini ad origine controllata appartenenti al patrimonio agroalimentare italiano e prodotti secondo un preciso disciplinare che ne garantisce la qualità.
In assenza di indicazione geografica è possibile leggere in etichetta la denominazione relativa al colore, dunque “rosso”, “bianco” o “rosato”, mentre in alcuni casi vi è specificata l’annata e il vitigno di provenienza accanto alla classica denominazione “vino”.
Quantità
Questa informazione è leggibile sul retro della bottiglia, dove è possibile trovare la sigla 75 cl o 750 ml per i formati più grandi e 500 o 350 ml in quelle più piccole, anche se non mancano vini importanti venduti in bottiglie più grandi.
Imbottigliatore
Questo dettaglio indica in etichetta il nome o la ragione sociale, compreso il comune e lo Stato membro di chi ha imbottigliato il vino, negli spumanti questa dicitura fa riferimento invece al venditore o al produttore.
Annata
L’annata del vino è un dettaglio obbligatorio solo per i vini DOP, ad eccezione dei vini spumanti, frizzanti e liquorosi. Collocata nella parte anteriore dell’etichetta, essa indica l’anno di vendemmia dell’uva e fornisce pertanto importanti informazioni sul vino da acquistare.
Allergeni
Tra le informazioni obbligatorie in etichetta, quella degli allergeni riguarda la dichiarazione della presenza di solfiti, di uova e prodotti che le contengono e latte e derivati, specificati attraverso appositi simboli.
Gradazione alcolica
Questa dicitura indica il grado alcolico effettivo del vino ossia la quantità, espressa in millilitri, di alcool etilico presente in 100 ml di vino. Esso, strettamente legato al livello zuccherino delle uve da cui il vino è prodotto, è espresso attraverso un numero in percentuale.
Categoria
Dicitura obbligatoria in etichetta in assenza di denominazione o indicazione di origine.
Lotto di riferimento
Il numero di lotto presente in etichetta è un’informazione che permette di identificare in modo univoco e riconoscibile tutte quelle bottiglie prodotte o confezionate nelle stesse circostanze o in un determinato lasso di tempo.
Questa cifra, preceduta dalla lettera “L” può anche includere la data di imbottigliamento ed è sempre assegnato dall’imbottigliatore.
Leggere l’etichetta del vino: indicazioni facoltative
Tra le indicazioni non obbligatorie per legge in etichetta vi sono alcune diciture facoltative, che vengono specificate per offrire un quadro più dettagliato del prodotto e per descriverne la qualità, tra queste:
Riserva
Con questo termine ci si riferisce al processo di invecchiamento che alcuni vini subiscono per periodi più lunghi rispetto ad altri, tra questi quelli DOP.
Superiore
Questo termine si trova nelle etichette di vini di qualità per indicare caratteristiche migliori di alcune Doc, come contenuto zuccherino più alto e maggiore gradazione alcolica.
Classico
Con questa dicitura in etichetta si fa riferimento alla provenienza di alcuni vini da zone dalle antiche tradizioni nel territorio di produzione di una determinata Doc.
Imbottigliato all’origine
L’espressione imbottigliato all’origine, dall’azienda agricola o dal viticoltore rivendica processi avvenuti nella stessa azienda del produttore.
In alcuni casi è specificata la dicitura “integralmente prodotto” per fare riferimento ad un vino ottenuto e vinificato da vigneti dell’azienda stessa.