L’uva è un frutto ricco di vitamine e antiossidanti, usato in molte ricette e dalle numerose proprietà benefiche per l’uomo, ma non si può dire faccia altrettanto bene ai nostri amici a quattro zampe.
Chi ha un cane, sa che capita spesso che si avvicini alla tavola per domandare il cibo presente nei nostri piatti, ma alcuni alimenti sono sconsigliati perché possono causare conseguenze gravi per la sua salute. Ad esempio, sia l’uva fresca che l’uva passa sono da tenere fuori dalla sua portata.
Scopriamo perché l’uva è tossica per i cani e cosa fare in caso di ingestione.
Perché l’uva è tossica per i cani e quali sono i sintomi
Alcuni alimenti che noi apprezziamo non sono tollerati dal cane. Pensiamo al cioccolato, alla caffeina e agli zuccheri raffinati, ma anche l’uva. Non è chiaro il motivo per cui l’uva sia tossica per i cani, così come anche l’uvetta e di conseguenza i prodotti che la contengono come ad esempio il panettone. Secondo alcune teorie potrebbe essere perché contengono l’acido tartarico e il bitartrato di potassio, sostanze che i nostri cani non sono in grado di digerire bene, oppure secondo altre ipotesi l’avvelenamento da uva potrebbe essere causato dalla contaminazione da muffe, metalli pesanti o pesticidi. C’è da sottolineare che i cani hanno un livello di acidità gastrica più basso e perciò sono incapaci di eliminare alcuni batteri patogeni presenti nel cibo che noi digeriamo senza difficoltà.
La sensibilità a questo frutto varia in maniera significativa tra i diversi cani: infatti, alcuni possono non manifestare sintomi dopo aver ingerito piccole quantità, mentre altri possono andare incontro a sintomi gravi ingerendo la stessa dose. Dipende dalla razza, dalla taglia e dalla tolleranza del cane a queste sostanze. Un cane di taglia piccola può intossicarsi con pochi chicchi d’uva. È stato calcolato che solo 4 o 5 acini di uva fresca possono causare un’insufficienza renale in un cane di taglia piccola (8 kg). Per quanto riguarda l’uvetta, la dose minima in grado di causare danno renale sembra essere di 3 grammi per ogni chilo di peso del cane.
Per questo è fondamentale prestare attenzione e assicurare una dieta sana e sicura per i nostri adorati cani. Ecco i sintomi comuni che possono comparire se il vostro cane mangia l’uva:
- Vomito.
- Diarrea.
- Letargia. Il cane può sembrare insolitamente stanco o meno reattivo del solito.
- Mancanza di appetito.
- Dolore addominale. Il cane può zoppicare o cercare di evitare di essere toccato.
- Aumento della sete e scarsa o abbondante minzione. Questi sintomi indicano problemi renali in sviluppo.
- Tremore.
- Nei casi più gravi, insufficienza renale e morte.
I primi due sintomi elencati possono presentarsi entro 6-12 ore dall’ingestione. I segni dei danni renali, invece, possono comparire anche dopo 1 o più giorni.
Cosa fare se il cane ingerisce uva o uvetta?
Abbiamo chiarito che non bisogna dare l’uva al cane perché può essere dannosa, ma potrebbe capitare che il vostro cucciolo mangi inavvertitamente qualche acino caduto a terra o durante l’attività per fare il vino. Cosa fare in questo caso?
Innanzitutto, non entrate nel panico. La prima cosa da fare se sospettate che il vostro cane abbia mangiato uva è contattare il prima possibile il veterinario o una clinica veterinaria. Cercate di fornire il maggior numero di informazioni come la quantità ingerita, l’orario dell’ingestione, il peso del cane ed eventuali sintomi riscontrati. Se si lascia passare del tempo la condizione può progredire fino a provocare insufficienza renale acuta. Agire tempestivamente può salvare la vita al vostro animale.
In alcuni casi, il veterinario potrebbe semplicemente somministrare del carbone attivo in grado di assorbire le tossine oppure una soluzione fisiologica.
Quale frutta dare al cane?
Non tutta la frutta è tossica per i cani. Al posto dell’uva, infatti, è possibile dare con moderazione e ascoltando i consigli di un professionista:
- Mela.
- Banana.
- Anguria.
Optate per frutti sicuri e moderate le quantità per assicurare una dieta sana e priva di rischi per i vostri amici pelosi.