Chiunque abbia assistito, dal vivo o in televisione, al varo di una nave, quel rituale definibile quasi come il battesimo dell’imbarcazione, si sarà probabilmente chiesto come mai la madrina rompa una bottiglia di champagne sulla prua.
Scopriamo quale è il significato di questa pratica, da dove nasce questa tradizione ed infine quali sono altre pratiche tipiche del mondo marinaro.
Bottiglia di vino che si rompe: significato
Al varo di una nave, come è facile immaginare, la bottiglia di vino che si rompe ha il significato di buon augurio e buon auspicio verso i futuri viaggi dell’imbarcazione. In caso contrario, se durante la cerimonia la bottiglia non si rompe (o non si rompe subito) qualcosa potrebbe andare storto ed in generale l’evento viene interpretato come malaugurio. Come vedremo in seguito, si tratta di una delle numerosissime superstizioni che da secoli fanno parte del mondo marinaresco.
Questa tradizione ha origini antichissime. In passato, se qualcosa andava storto durante il varo l’imbarcazione con molta probabilità non avrebbe intrapreso la navigazione. Oggi, invece, tale pratica ha assunto principalmente un connotato di spettacolo e celebrazione. Il ruolo di madrina (o padrino) viene assunto spesso da personaggi del grande schermo e l’intera cerimonia è sempre più secolarizzata.
Tuttavia, nel corso della storia, vi sono stati alcuni eventi nefasti che hanno rafforzato le credenze legate a questa tradizione. Nel 1912, ad esempio, al varo del Titanic la bottiglia di vino non si ruppe e lo stesso avvenne nel 2005 al varo della Costa Concordia. Nel 2007, l’attuale Regina Consorte del Regno Unito Camilla battezzò la Queen Victoria ma la bottiglia di champagne non si ruppe. Successivamente, circa 80 passeggeri della nave furono colpiti da vomito e diarrea, così che l’evento è diventato noto come “maledizione di Camilla”.
La storia della tradizione
Le origini di questa tradizione sono antichissime e possiamo trovarne traccia anche nel terzo millennio avanti Cristo, all’epoca degli antichi Babilonesi. Al tempo, quando una nuova nave era pronta per intraprendere la prima navigazione, si era soliti chiedere la benedizione sacrificando dei buoi. Questa pratica può essere vista come l’origine dell’attuale bottiglia di vino. Anche all’epoca degli antichi Romani si era soliti compiere sacrifici animali al varo delle imbarcazioni, per poi spargervi sopra il sangue come simbolo di protezione.
Nel Medioevo, questa pratica viene presa in mano dalla Chiesa ed assume connottati leggermente differenti: le imbarcazioni cominciano ad essere battezzate da preti o vescovi che, durante una cerimonia religiosa, vi spruzzavano sopra l’acqua santa per chiedere a Cristo la benedizione.
A partire dal Diciasettesimo secolo, l’acqua santa viene sostituita dal vino rosso. La cerimonia era però diversa da quella attuale: tutti i partecipanti erano tenuti a bere il vino da un enorme calice di cristallo che, al termine della cerimonia, veniva gettato in acqua. Si trattava di una cerimonia particolarmente costosa, considerazione che portò, alla fine del secolo, alla moderna pratica di rompere la bottiglia sulla chiglia o sulla prua della nave.
Presto, il vino rosso venne sostituito dallo champagne, simbolo di fortuna e buonumore. Il primo uso di champagne al varo di una nave risale al 1890, negli Stati Uniti.
Oltre la bottiglia di vino: altre superstizioni marinaresche
Il mare è un’entità misteriosa e dalla forza incontrollabile che da sempre ha affascinato e, al contempo, intimorito gli esseri umani. Ecco perché la tradizione marinaresca è da sempre colma di regole e superstizioni che permettono a chi viaggia per mare di sentirsi più al sicuro. Abbiamo già parlato della bottiglia di vino che si rompe e il suo significato; vediamo ora altre 5 tra le numerosissime superstizioni marinaresche.
- Le donne a bordo: assolutamente no!
Probabilmente avete già sentito parlare di questa antica superstizione secondo cui portasse male avere una donna a bordo. Al contempo, invece, una donna nuda era in grado di calmare il mare e rendere più sicuro il viaggio.
- Vietato portare banane a bordo: portano sfortuna!
All’orgine di questa superstizione vi è probabilmente la verità scientifica che, quando vanno a male, le banane producono l’altamente tossico gas metano.
- A bordo di una nave non si fischia, altrimenti arriva la tempesta
Questa credenza risale fino ai tempi più antichi, in cui si diceva che fischiare equivaleva a sfidare il vento a duello, rischiando così di provocare una tempesta.
- I delfini sono sempre i benvenuti
Vedere delfini che nuotano accanto alla nave è un simbolo di buon auspicio.
- Vietato cambiare il nome alla barca: porta sfortuna!
Se cambiare il nome della barca è assolutamente necessario, bisognerà per prima cosa fare una cerimonia in cui il nome precedente viene annullato.