Conoscete la disputa che riguarda i tappi di sughero per il vino contro quelli fatti con altri materiali sintetici o di metallo?
Ogni produttore di vino deve ragionare su quali tipologie di tappo siano migliori per i propri prodotti e anche noi delle Cantine di Dolianova durante il nostro percorso ci siamo trovati a discutere sull’effettiva superiorità delle qualità dei tappi di sughero naturale.
I tappi in sughero
Se è vero che con le bottiglie di vino che hanno un tappo in sughero c’è sempre il rischio che il liquido prenda il suo sapore, è altrettanto vero che svitare un tappo di metallo toglie tutta la magia a quel momento speciale.
Aprire la bottiglia di un buon vino rosso è un vero e proprio rituale: quando andate in un ristorante osservate bene e vi renderete conto che sono pochi i camerieri a non avere un cavatappi personale che non cederebbero per nessun motivo al mondo.
E poi pensate a dover rinunciare all’entusiasmo che vi prende quando dovete far attenzione a non spezzare il tappo di quel vino che non vedevate l’ora di assaggiare e poi di odorare quello stesso tappo per pregustare tutti gli aromi del nettare contenuto nella bottiglia.
Quindi eccoci qui ad elencarvi qualche buon motivo per cui prediligere i tappi di sughero vino.
Le qualità del tappo di sughero
Il sughero è un materiale naturale che si produce dalla corteccia della quercia da sughero appunto, un albero sempreverde caratteristico della macchia mediterranea; infatti la Sardegna è uno dei maggiori produttori di sughero nel mondo.
Se si vuole trovare un difetto a questo materiale è che la pianta seppure ha una vita molto lunga, la sua corteccia si rigenera molto lentamente e la raccolta del sughero di solito avviene una sola volta ogni dieci anni.
Ma ecco perché i tappi di sughero vino sono una garanzia per la qualità del vino prodotto:
- i tappi in sughero sono impermeabili, quindi non possono assorbire il vino facendolo fuoriuscire dal collo della bottiglia. Questo è possibile grazie alla suberina, ovvero un elemento organico idrorepellente del sughero;
- il sughero dei tappi per bottiglie è elastico, quindi con il tempo modifica la sua fisionomia. Si pensi ad esempio che i tappi usati per l’imbottigliamento di vini spumanti in origine hanno una forma cilindrica e solo in seguito assumono la classica forma a fungo;
- i tappi in sughero garantiscono l’ermeticità quasi totale della bottiglia. Quando il vino viene conservato in posizione orizzontale si mantiene il tappo umido favorendo la sua elasticità, che si traduce in una maggiore aderenza del sughero alle pareti del collo della bottiglia. Il sughero però assorbe una piccola percentuale di ossigeno;
- i tappi di sughero naturale se conservati correttamente sono durevoli;
- il sughero è un materiale organico e quindi può essere facilmente riciclato per trovare un nuovo impiego in altri ambiti.
Quale tappo di sughero scegliere?
In base alla bottiglia di vino che si vuole chiudere e anche al vino che si deve conservare, sono presenti in commercio diverse tipologie di tappo.
Il più pregiato è sicuramente il tappo monopezzo, ovvero il tappo creato da un unico pezzo di sughero e vista la lavorazione si spiega il suo prezzo di vendita piuttosto elevato.
Se conservato nella maniera ottimale e quindi con la bottiglia posta in orizzontale, il tappo mantiene la sua integrità anche per più di venti anni, senza deteriorarsi e senza intaccare le caratteristiche organolettiche del vino.
Il tappo agglomerato o compensato è composto mettendo insieme diversi pezzi di sughero di dimensioni troppo piccole per creare un tappo monopezzo.
Il tappo in sughero incapsulato ha una forma a T e di solito viene impiegato per l’imbottigliamento di vini liquorosi e liquori che non temono l’ossidazione.
Il tappo rondellato è formato dal corpo centrale di sughero agglomerato le cui estremità sono composte da due rondelle di sughero intero.
Infine come si diceva prima esiste il tappo a fungo per i vini spumanti.
Questo tipo di tappo è costituito da sughero agglomerato nella parte superiore, mentre l’estremità inferiore che entra in contatto con la bevanda ha una rondella di sughero intero.
Come imbottigliare il vino
Tappare bene le bottiglie di vino è importante per poter conservare la qualità della bevanda contenuta.
Prima di inserire i tappi in sughero bisogna accertarsi che il collo della bottiglia sia asciutto; assicuratevi dunque che non si sia creata della condensa nella parte interna del vetro e che non ci siano ancora dei residui di vino.
Cercate di toccare il meno possibile il tappo, così eviterete di contaminarlo e di alterare lo strato di cera che ricopre il sughero utile a favorire l’inserimento e l’estrazione del tappo.
Fate scivolare interamente il tappo nel collo della bottiglia, ma fate attenzione a lasciare almeno 15-20 millimetri di spazio tra il tappo e il vino.
Una volta concluso l’imbottigliamento del vino evitate di coricare subito la bottiglia, ma fate passare almeno un giorno.
In questo modo il sughero avrà tutto il tempo per recuperare la sua elasticità e creare l’aderenza necessaria al vetro della bottiglia.
Se la bottiglia è stata chiusa in maniera scorretta ve ne accorgerete molto facilmente.
Se il sughero non aderisce bene alla bottiglia perché è stato inserito male o perché si è seccato troppo perdendo la sua elasticità, il vino colerebbe dalla bottiglia; inoltre in questa situazione l’aria entrerebbe a contatto con la bevanda alterando le sue proprietà.
Se il tappo risulta essere troppo morbido può essere espulso facilmente.
Al contrario se troppo secco l’estrazione sarà più complicata: il tappo può spezzarsi all’interno della bottiglia facendo cadere dei pezzi di sughero nel vino e quindi rovinando il suo sapore.
Vi sarà capitato qualche volta al ristorante di rimandare indietro un vino perché sapeva di tappo.
Questo è un problema per cui non è ancora stata trovata una soluzione definitiva. Il sapore di tappo è dovuto da un fungo parassita già presente nella pianta da cui viene prelevato il sughero e di conseguenza viene contaminato anche il vino.