La pasta cacio e pepe è un piatto tipico della cucina romana particolarmente apprezzato per sapidità e gusto oltre che per facilità di preparazione.
Gustosa ed economica, questa portata si cucina infatti con tre semplici ingredienti, ossia pepe nero, pecorino romano e pasta, che, combinati nel modo corretto e accuratamente lavorati, danno vita ad un primo piatto cremoso e succulento.
Gli spaghetti cacio e pepe, prima di diventare il piatto prelibato delle osterie romane, in origine erano la razione di cibo con cui i pastori sopravvivevano nel periodo della transumanza.
Durante gli spostamenti lontano da casa, tra i pascoli, essi si cibavano, infatti di alimenti calorici a lunga conservazione, tra questi vi erano appunto il pepe nero in grani, gli spaghetti essiccati e il formaggio stagionato, generalmente pecorino romano.
Dall’antica tradizione pastorale romana, questa triade di alimenti giunse in breve tempo alla città, dove gli osti nei loro locali servivano la pasta cacio e pepe come piatto corposo e particolarmente sapido per invogliare i commensali a consumarlo con il vino.
Oggi per scegliere il vino da abbinare alla cacio e pepe è indispensabile analizzare con attenzione le caratteristiche di questo piatto dal sapore deciso, ma prima vediamo come preparare gli spaghetti cacio e pepe secondo tradizione.
Spaghetti cacio e pepe: ricetta e vino da abbinare
Ingredienti
(per 4 persone)
- 400 g di spaghetti di grano duro
- 130 g di Pecorino Romano DOP stagionato
- Pepe nero macinato q.b.
Preparazione
Grattugiate il Pecorino Romano DOP e versatene metà in una ciotola insieme ad una buona dose di pepe nero macinato.
Aggiungete ora qualche cucchiaio di acqua fredda e mescolate per creare una crema densa e omogenea.
Nel frattempo bollite la pasta in abbondante acqua con sale grosso e prima del termine della cottura prelevate un cucchiaio di acqua di cottura, aggiungetela quindi alla ciotola con il condimento.
A fine cottura scolate gli spaghetti e uniteli alla crema di pecorino e pepe nero, mescolate bene per amalgamare e servite caldo.
Quale vino abbinare alla cacio e pepe: regole principali
Secondo le regole classiche, gli spaghetti cacio e pepe richiedono l’abbinamento ad un vino morbido al palato che consenta di smorzarne le note piccanti, in grado di creare il giusto equilibrio con la sapidità del piatto.
Gli spaghetti cacio e pepe possono essere degustati pertanto sia con vini rossi che con quelli bianchi, purché dotati di rotondità e tannicità vellutata per accompagnare con delicatezza la cremosità della pasta.
Dai rossi leggeri ai bianchi più corposi sono diverse le possibilità di abbinamento del vino alla pasta cacio e pepe, ecco qualche consiglio per non sbagliare.
Pasta cacio e pepe e vino bianco
La pasta cacio e pepe si degusta perfettamente con vini bianchi profumati e dolci, in grado di contrastare alla perfezione la sapidità del piatto e offrire freschezza al palato.
Il vino bianco ideale da abbinare alla cacio e pepe è dotato di una buona struttura e persistenza aromatica per reggere il confronto con un piatto dai sapori decisi, come ad esempio il Vermentino di Sardegna.
Questo vino bianco, con i suoi sentori floreali e le note fruttate con richiami di spezie dolci, è la scelta più indicata per accompagnare con delicatezza il gusto cremoso e vellutato di questo succulento primo piatto.
Pasta cacio e pepe e vino rosso
Anche il vino rosso, purché leggero e di medio corpo, si presta molto bene all’abbinamento con la cacio e pepe, accompagnando la pietanza senza coprirne l’aromaticità pronunciata.
Il vino rosso ideale per degustare gli spaghetti cacio e pepe sarà dunque connotato da un bouquet aromatico fruttato e leggermente speziato, oltre che da una tannicità vellutata per non coprire il gusto del piatto o smorzarne eccessivamente la sapidità.
Morbido e profumato, di buona freschezza, il Monica di Sardegna è un’ottima scelta quando si tratta di degustare un piatto di spaghetti cacio e pepe, armonizzandosi perfettamente con la sua struttura e valorizzandone il gusto.
Rosso rubino con riflessi violacei, tendente al granato con l’invecchiamento, l’Arenada, Monica di Sardegna Doc firmato Cantine di Dolianova, è il compagno ideale per degustare formaggi di media stagionatura e primi piatti dai sapori decisi.
Intenso e persistente, etereo, vinoso, con sentori di lampone e di ciliegia con una delicata vena erbacea, offre a chi lo degusta una piacevole sensazione di freschezza.
Bianco o rosso non resta che brindare, naturalmente con Cantine di Dolianova!