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Lo stile di vita gioca un ruolo cruciale nel causare un innalzamento o abbassamento della pressione arteriosa. Il consumo di bevande alcoliche, incluso il vino, influisce perciò su questo indicatore della salute cardiovascolare e sul tema sono stati condotti diversi studi. Ma quale vino fa alzare la pressione?

Esploriamo benefici e rischi per la salute associati al consumo di vino, alcuni consigli per abbassare la pressione e quali bevande alcoliche dovrebbe evitare chi soffre di ipertensione.

Cos’è la pressione arteriosa

La pressione del sangue si misura in millimetri di mercurio (mmHg) ed è la forza con cui il cuore pompa il sangue nelle arterie. I valori considerati normali di pressione arteriosa sono intorno a 120/80 mmHg. Si parla di pressione bassa (ipotensione) se i valori sono inferiori ai 90/60 mmHg, mentre si soffre di pressione alta (ipertensione) se i valori solo al di sopra dei 140/90 mmHg.

Se la pressione sanguigna è troppo bassa, gli organi non ricevono abbastanza ossigeno, al contrario se è troppo alta rischiano di danneggiarsi le pareti dei vasi sanguigni. Controllare questi valori è importante per monitorare la salute cardiovascolare e prevenire delle complicazioni per la salute.

Il vino fa alzare la pressione?

Diversi studi hanno analizzato l’effetto del consumo di vino sulla pressione. La relazione è complicata perché dipende da numerosi fattori, come: l’età, la quantità di alcol assunta, la presenza o meno di malattie, il tipo di vino.

Alcuni studi scientifici indicano che un consumo moderato di vino, in particolare quello rosso, può avere un effetto benefico sulla nostra salute, specie sul sistema cardiovascolare; questo lo si deve all’azione del resveratrolo (principio attivo contenuto nel vino rosso) e dei polifenoli che aiutano a ridurre la pressione arteriosa e aumentano i livelli del colesterolo cosiddetto buono.

Tuttavia, il consumo eccessivo di alcolici, compreso il vino rosso, può avere degli effetti negativi sulla salute. Uno di questi è l’aumento della pressione, anche tra chi non soffre di ipertensione.

Il vino fa alzare la pressione, se assunto in quantità eccessive, perché l’alcol agisce sui vasi sanguigni, causandone una vasocostrizione iniziale, seguita da una vasodilatazione. A lungo andare questo effetto prolungato può danneggiare le arterie e aumentare la pressione, incrementando il rischio di sviluppare ipertensione. Inoltre, l’alcol influisce sull’equilibrio dei liquidi nel corpo, favorendo la ritenzione idrica e aumentando ulteriormente la pressione.

Se vi state chiedendo quale vino fa alzare la pressione, dovete sapere che qualsiasi vino se si eccede nelle dosi può provare un aumento della pressione. Non tutti i vini però sono uguali. Il vino bianco sembra avere un maggiore impatto sulla pressione rispetto al vino rosso. I tannini, il contenuto di alcol e altre componenti del vino possono influenzare l’azione della pressione sui vasi sanguigni.

Rischi associati all’eccessivo consumo di alcolici

L’alcol, essendo una sostanza psicotropa, se assunto in dosi elevate è dannoso per l’organismo. Se si beve troppo, oltre a causare un aumento della pressione del sangue che se supera certi limiti può danneggiare organi vitali come cuore, cervello e reni, ampliando il rischio di infarti e ictus, può portare all’insorgenza di:

  • Malattie del fegato.
  • Malattie cardiovascolari.
  • Danni al sistema nervoso.
  • Tumori.

I benefici del consumo di vino sono legati ad una quantità moderata stimata attorno ai 100 grammi di alcol a settimana, equivalenti a 1-2 bicchieri al giorno. Per la precisione, nelle indicazioni italiane del Ministero della Salute si legge che un consumo a basso rischio si ha se si assumono:

  • 2 unità alcoliche al giorno per gli uomini.
  • 1 unità alcolica al giorno per le donne.
  • 1 unità alcolica al giorno per le persone con più di 65 anni.
  • zero unità di alcol sotto i 18 anni.

“Una unità alcolica corrisponde a 12 grammi di alcol puro ed equivale a:

  • un bicchiere di vino (125 ml a 12°)
  • una lattina di birra (330 ml a 4,5°)
  • un aperitivo (80 ml a 38°)
  • un bicchierino di superalcolico (40 ml a 40°)”.

È importante rispettare questi parametri per contenere il rischio associato al consumo di alcolici.

Pressione alta: quali bevande alcoliche evitare

Per chi soffre di pressione alta o è a rischio di svilupparla innanzitutto è fondamentale rivolgersi al proprio medico di fiducia per valutare rischi e benefici derivanti dall’assunzione di alcol. In generale, in questo caso si dovrebbe limitare o evitare il consumo di alcolici come ad esempio vodka, rum, vino e birra in grandi quantità. Si raccomanda poi di fare una dieta equilibrata ricca di frutta e verdura, praticare attività fisica regolarmente e gestire i livelli di stress.

Consigli per abbassare la pressione sanguigna

Oltre a limitare le bevande alcoliche, ci sono alcune semplici ma efficaci azioni che è possibile mettere in pratica per ridurre i valori della pressione arteriosa:

  • Ridurre l’assunzione di sale. Secondo l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare si dovrebbe consumare massimo una quantità di 5 grammi di sale al giorno.
  • Seguire una dieta equilibrata.
  • Avere un giusto peso corporeo.
  • Aumentare l’assunzione di potassio per mantenere la pressione in un intervallo sano.
  • Non fumare.
  • Svolgere attività fisica ogni settimana. L’ideale sarebbe fare minimo 30 minuti di attività moderata per cinque giorni alla settimana.

Abbiamo chiarito perché il vino fa alzare la pressione, ma se assunto in moderate quantità in un contesto alimentare bilanciato, può far parte di una dieta sana. Tuttavia, ricordiamo prima di alzare il calice di consultare un medico in caso di patologie cardiovascolari.

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