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Ricca di zuccheri e carboidrati, l’uva ha un indice glicemico elevato, pertanto non è consigliata a chi soffre di diabete o iperglicemia o a chi segue un regime alimentare di controllo del peso, per quanto questo frutto contenga soltanto 60 calorie per 100 g di prodotto, di cui soltanto l’1% di grassi.

Nonostante l’alto contenuto zuccherino, le proprietà benefiche dell’uva sul nostro organismo sono a dir poco numerose e, se mangiata in maniera adeguata, può persino aiutare a dimagrire. Addirittura, come vedremo nel corso dell’articolo, esiste una dieta curativa a base di uva, detta ampeloterapia.

Ovviamente, come per ogni alimento, per beneficiare degli effetti positivi è importante essere moderati e non esagerare. Scopriamo quanta uva si può mangiare al giorno per godere dei suoi benefici.

Quanta uva si può mangiare al giorno

Non esiste una quantità precisa e univoca massima giornaliera, in quanto dipende da numerose variabili come il peso, lo stile di vita e via dicendo.

Ad ogni modo, per dare un’indicazione generale, la quantità di uva massima giornaliera corrisponde a circa 100 grammi.

Nonostante la cucina tradizionale italiana ci ha abituati a consumare la frutta a fine pasto, gli esperti oggi consigliano di consumarla come spuntino a metà pomeriggio (quindi in mezzo ai pasti) o in alternativa per colazione, magari accompagnata da yogurt magro e fiocchi d’avena.

Un altro consiglio, per chi volesse prestare attenzione al contenuto calorico, è di preferire l’uva bianca alla rossa: l’uva bianca ha infatti un contenuto inferiore di grassi.

Ampeloterapia: la cura dell’uva

Come abbiamo già accennato, per ampeloterapia si intende una dieta curativa a base di uva, finalizzata a disintossicare e depurare l’organismo, sfruttando le numerose proprietà benefiche del frutto.

L’ampeloterapia (dal greco ampelos, vite) è praticata fin dai tempi più antichi: addirittura questa pratica terapeutica può essere fatta risalire fino ai tempi delle antiche popolazioni arabe, greche e romane.

La cura dell’uva prevede un periodo di una settimana o 10 giorni, durante i quali vengono consumati circa 1 chilo e mezzo di uva al giorno, in sostituzione di ogni altro alimento. In questo modo si consente al corpo di eliminare tutte le tossine e di far riposare il sistema digestivo. È però importante che l’uva sia consumata in modo graduale, piccole quantità alla volta.

L’ampeloterapia è consigliabile per le persone che godono di una salute ottimale, nonché a chi soffre di stitichezza, ritenzione idrica, artrite o obesità. È invece altamente sconsigliata a coloro che soffrono di colite, ipertensione, diabete o problemi renali.

Alcune controindicazioni

Grazie al contenuto di sostanze antiossidanti, l’uva svolge un’importante azione depurativa e detossificante per l’organismo. Il principale fruitore di quest’azione depurativa è sicuramente il fegato, seguito da intestino e reni.

L’uva, inoltre, grazie al resveratrolo contenuto nella buccia degli acini, si rivela utile per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo. Per questo motivo, in quanto ha un contenuto maggiore di bucce (e dunque maggiore contenuto di resveratrolo), il vino rosso è più benefico del vino bianco, soprattutto se di alta qualità, come i vini delle Cantine di Dolianova.

Nonostante l’uva sia un frutto estremamente salutare, non a tutti è consigliata la consumazione. Le persone che soffrono di colite e ulcera, per esempio devono prestare attenzione a consumare il frutto con grande moderazione. Lo stesso valo per i diabetici (per via dell’alto contenuto zuccherino) o persone con disturbi renali.

Infine, il consumo di uva è generalmente sconsigliato dai pediatri nel caso di bambini di età minore ai 4 anni, in quanto potrebbero avere difficoltà nel digerirne la buccia. Per un approfondimento leggete chi non può mangiare uva.

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