Per apprezzare un buon vino è indispensabile riconoscerne la provenienza e la qualità dei metodi produttivi ma saperlo servire comporta la conoscenza di alcune norme fondamentali e l’uso di strumenti che ne rendano piacevole la degustazione.
Per eseguire correttamente il servizio del vino in tavola non è necessario, infatti, essere esperti sommelier, a patto di svolgere con gli accessori giusti ogni passaggio, dal controllo della temperatura della bottiglia di vino, all’estrazione del tappo ed ossigenazione del vino, fino a riuscire a versarlo correttamente.
Tra gli strumenti del mestiere che non devono mai mancare ad un buon padrone di casa, il secchiello del ghiaccio per il vino, insieme al cavatappi a leva per aprirlo, diventano indispensabili per assicurare una piacevole esperienza sensoriale agli ospiti.
Vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta, a che cosa serve e perché è così utile il secchiello del ghiaccio per il vino.
Secchiello del ghiaccio per il vino: che cosa è
Il secchiello del ghiaccio per il vino è una sorta di vaso che contiene acqua e ghiaccio dove si immerge la bottiglia in degustazione, che può così raggiungere o mantenere la temperatura ideale di servizio durante il pasto.
Chiamato anche “Seau a glace”in francese o cestello porta vino in italiano, il secchiello del ghiaccio per il vino viene spesso confuso con la glacette, una sorta di contenitore termico, in acciaio o spesso in plastica, utilizzato per proteggere il vino che si trova in tavola.
Molto più pratica del cestello per il ghiaccio, la glacette se ne differenzia per l’intercapedine tra le due pareti, che, fungendo da isolante, aiuta a mantenere in temperatura la bottiglia ma non ne consente il raffreddamento a lungo.
Secchiello del ghiaccio per il vino: a cosa serve
La funzione principale del secchiello del ghiaccio per il vino è raffreddare vini bianchi, vini rosati e spumanti per portarli alla temperatura di servizio consigliata e permettere, così, di apprezzarne le caratteristiche organolettiche.
Più precisamente il secchiello per il ghiaccio, oltre a mantenerla in fresco, serve anche a raffreddare rapidamente la bottiglia qualora non fosse stata posta in anticipo in frigorifero in modo da portarla in tavola alla giusta temperatura.
Ovviamente ogni vino avrà la sua temperatura ideale di servizio, ecco qualche indicazione utile per non sbagliare.
La temperatura ideale dei vini: alcuni consigli
Ogni vino per esprime il meglio delle sue potenzialità necessita di essere degustato in condizioni ottimali, sia di conservazione che in termini di servizio.
Più precisamente ogni vino ha un punto ottimale di raffreddamento, che varia a seconda della tipologia, del metodo di produzione e del colore, che possiamo così riassumere:
- Vini bianchi secchi, giovani o fruttati: temperatura ideale compresa tra 8°C e 10°C
- Vini bianchi secchi, aromatici, novelli e rosati: temperatura ideale compresa tra 10°C e 12°C
- Vini passiti bianchi, vini bianchi maturi e molto strutturati: temperatura ideale compresa tra 12°C e 14°C
- Vini passiti rossi, vini rossi leggeri e delicati: temperatura ideale compresa tra 14°C e 16°C
- Vini rossi di medio corpo: temperatura ideale compresa tra 16°C e 18°C
- Vini rossi molto strutturati e invecchiati: temperatura ideale compresa tra 18°C e 20°C
- Spumanti secchi o dolci: temperatura ideale compresa tra 6°C e 8°C
- Spumanti aromatizzati: temperatura ideale compresa tra 6°C e 8°C
In pratica, dunque, per degustare una bottiglia di vino alla giusta temperatura, la prima regola da ricordare è che più aumenta la struttura e la corposità del vino maggiore sarà la temperatura ideale per servirlo e apprezzarlo.
Saper riconoscere la giusta temperatura per servire un vino significa riuscire ad esaltarne il sapore senza alterarne il gusto, cogliendone ogni sfumatura.
Una temperatura bassa consentirà, pertanto, di apprezzare le caratteristiche di un vino bianco, stemperandone l’acidità e valorizzandone il bouquet aromatico.
Un vino rosso più strutturato, invece, si degusterà meglio a temperature più alte, che permettono al tempo stesso di smorzarne il sapore amaro e la tannicità al palato.
Ora è il momento di imparare ad usare nel modo giusto il secchiello del ghiaccio per il vino, ecco come fare e gli errori da evitare.
Come si usa il secchiello del ghiaccio per il vino: regole da seguire
Come si è visto, il secchiello del ghiaccio per il vino è l’accessorio ideale per mantenere costante la temperatura della bottiglia mentre si è a tavola, ma perché questo avvenga è indispensabile utilizzarlo nel modo corretto.
Per prima cosa, quando ci si dimentica di rinfrescare una bottiglia di vino in frigorifero fino al raggiungimento della temperatura ideale, non è assolutamente corretto porre rimedio ricorrendo al freezer.
Mettere il vino in congelatore, infatti, significa esporlo al rischio di rovinarsi a causa dello shock termico generato dalle temperature troppo basse.
Il modo migliore per servire una bottiglia di vino in tavola è permetterle di raggiungere la temperatura ideale per poi disporla nel secchiello accanto al tavolo.
Per usare nel modo corretto il secchiello è necessario riempirlo di ghiaccio e di acqua per tre quarti del suo volume, per poi immergervi la bottiglia che si intende servire in tavola.
La sistemazione ideale del secchiello del ghiaccio per il vino è su una colonna porta secchiello o uno stand, che consentirà di afferrarla agevolmente ogniqualvolta si intenda versare il vino nei calici.
È consigliabile tenere a portata di mano un tovagliolo per asciugare la bottiglia ed evitare di bagnare il tavolo con le gocce d’acqua.
Per verificare, invece, che la bottiglia di vino all’interno del secchiello del ghiaccio abbia effettivamente raggiunto la temperatura corretta, è possibile utilizzare un termometro a lettura rapida.
In linea di massima, comunque, saranno necessari circa venti minuti per consentire al vino di raffreddarsi in modo ottimale ed essere apprezzato nel modo giusto.